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AVATAR regia di James Cameron

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wallace'89     8 / 10  01/03/2010 16:47:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ho visto ieri sera per la seconda volta, e trovo solo adesso la voglia di scriverne. Innanzitutto perchè in seguito alla prima visione ero rimasto molto freddo. C'era sì il sensazionalismo di aver assistito ad una rivoluzione tecnica e tutta la mia attenzione era un pò rivolta al "guardare" e non percepire realmente quello che vedevo, che come tanti vedevo come superficiale,scontato, derivativo quindi secondario. Non l'avevo disprezzato ma mi ero sembrato un pò uno spreco di potenziale e niente per cui mi pareva ci fosse troppo da dire. Alla seconda visione l'ho apprezzato e me ne son fatto una personale idea più complessa,che propongo anche per rimettere in discussione l'idea di percezione e fruizione di un'opera, che è innanzitutto negli occhi di chi la guarda.
Avatar è innanzitutto il massimo dell' artificio e allo stesso tempo il frutto e punto d'arrivo nel (ri)definire i punti di contatto con la sensorialità dello spettatore che prova l'esperienza paradossalmente più concreta possibile. E nel riportare lo spettatore a una sorta di meraviglia originaria sceglie al contempo la storia che più si intreccia e da significato all'operazione. Una storia in bilico tra passato, mito e futuro, tra natura e tecnologia, infine fortemente sintetica nei confronti del cinema popolare come al tempo fu Star Wars.
E la differenza in termini di qualità tra forma e contenuto non mi sembra più così assoluta, e tallone d'achlle dell'intero progetto. Innanzitutto perchè il contenuto è la sua forma, con meriti che spingono a considerarlo con meno sufficienza.
Per prima cosa il soggetto dell'avatar, è la metafora del corpo nuovo con cui fruiamo il film in termini di esperienza,quindi imprescindibile non analizzarlo secondo gli aspetti della rivoluzionaria tecnologia con cui è stato realizzato , e soprattutto del gusto creativo con cui è stata utilizzata con un senso compiuto nell'opera.
Non si assiste più a un intromissione invasiva di effetti speciali di poco gusto a far perdere il senso di realtà, ma si ricrea una realtà altra totalmente immersiva, nella quale lo spettatore può addirittura "correre" grazie alle nuove gambe dell'avatar di cui il marines protagonista( un pò il simbolo di ciò che il cinema passato rappresentava) era sprovvisto. L'artificio digitale diventa così non qualcosa di estraniante, ma altra dimensione che si riappropria di una dignità filmica in cui stupire diventa secondario al far credere allo spettatore ciò che vede, che dimentica l'artificio e si gode allo stesso tempo un film fruendone nell'accezione più classica del termine. Una rivoluzione tecnologica "gentile" in questo senso in cui la tecnica non sovrasta l'uomo per ergersi a prodigio fine a se stesso,tanto più che vuole provocare meraviglia proprio per le cose anche più elementari, e per questo la scelta della tematica ecologista e la meraviglia nei confronti
di ciò che è naturale. Un paradosso stimolante.
La creatività e il gusto con cui è stata realizzata questa dimensione "naturale" è poi frutto tutto umano.
E dire che dai trailer tutto mi sembrava molto più banale ma nel film acquista significato compiuto.
La sensazione è che Avatar rappresenti dopo la Pixar il miglior esempio di cinema digitale possibile, ma in qualche modo ne diventa ancor di più simbolo di passaggio,quindi caposaldo, anche in virtù delle sue chiavi di lettura metatestuali. Comunque i punti di contatto con Wall-e(capolavoro) sono diversi.
Aldilà di tutte queste considerazioni concettuali, che se fossero solo puramente tali il film in realtà non varrebbe tanto ma è proprio il fatto che il film ha nei fatti un "corpo" concreto,tangibile e bello che ne da i presupposti di significato dell'operazione,invece che amare un concetto "platonicamente" senza forma e quindi non il film stesso, il film segue un canovaccio convenzionale per quanto riguarda svolgimento e personaggi, però in maniera funzionale al film e sopratutto per un grande pubblico che in realtà sembra non volerne fare a meno di grandi convenzioni narrative.
Ed è anche legittimabile per certi punti di vista, non sono mai state le storie a rendere grande il cinema ma il cinema a rendere grandi le storie. Il cinema popolare ha sempre vissuto di profondi schematismi, storie finzionali dallo svolgimento prevedibile ed edificante, buoni netti contro cattivi netti,la vittoria dei primi. Insomma grandi evasioni, ancor più grosse bugie. Ma quanta storia del cinema passa per di qua? Vogliamo far finta di no? Diventano pretestuose le critiche che fanno notare solo l'evidenza, non ricordando magari di aver apprezzato in passato magari diversi prodotti simili magari con spirito meno cosciente e naif. Che Star Wars lo abbiamo apprezzato è perchè prima di tutto era una fiaba edificante,e grazie a queste storie ci siamo un pò illusi,divertiti e abbiamo amato il cinema. Tutte le considerazioni postume più approfondite sono
frutto di una giustificazione di un atto d'amore sincero.
Avatar in tutta la sua complessità futuristica tecnologica è un film splendidamente naif, che scava nel mito umano(e le sue semplificazioni) e anche nell'originarietà del cinema, storie semplici e primarietà della sensorialità, che cerca prima lo sguardo dello spettatore e la sua soggettività che non un intrinseca complessità d'intenti.
E si, la critica all'imperialismo americano è chiaramente troppo gridata e funzionale al resto per essere sincera e vero messaggio espressivo,che pur fingendo arriva.Ma è chiaro che il senso sincero dell'operazione avatar( chiaramente oltre a quello commerciale) sta di fatto in ciò che è cinema, volto a creare cinema nell'accezione in cui la intende il suo creatore,ingiusto considerarlo solo come un mestierante, ma forse la personalità che più ha saputo cogliere lo scettro di Lucas (che ovviamente è ancora ad altri livelli per quanto riguarda scrittura creativa nella prima saga).
Con tutto ciò è chiaro che la scrittura del film rimane anche per me "ingessata",con personaggi bidimensionali ma funzionali e comunque vivi nelo spirito unitario e di fondo del film che si fa sentire,così come ritengo che un senso di regia molto ben presente c'è e si fa sentire nel senso più classico.
Stiamo comunque parlando di blockbuster,prodotti divertenti ma il gusto c'è,c'è il respiro della storia comunque convenzionalmente ben riprodotta e con un' unica grande battaglia di fondo,adrenalinica come si conviene a Cameron, e non sequenze action ogni due minuti per distrarre lo spettatore. Oltre le logiche commerciali c'è anche una sintesi di unità d'intenti artistici.
A me ha comunque ricordato quanto mi piacciono questi ariosi voli di fantasia quando li so cogliere nello spirito giusto. A due visioni differenti mi ha ricordato come un fim sia negli occhi di chi lo guarda,nello spirito soggettivo di chi e come vuole viverli.
Invia una mail all'autore del commento Jason XI  01/03/2010 17:04:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo commento è ben argomentato ma tutto quello che cogli a mio parere va sopra le righe...
Anche l'innovazione tecnologica che tu citi... boh
e poi è chiaro.. + soldi spendi + roba crei... ma non giustifica il risultato finale...
Il film rimane di una banalità disarmante e non va giustificata... perchè alla fine se mi dai così tanti soldi te lo faccio anch'io un film simile... Cameron è questo e per dirla tutta il sopravvalutato Aliens scontro finale che è la matrice originale di Avatar mi ha fatto lo stesso effetto, ma almeno c'era una certa tensione. No... questo film mi ha veramente irritato.
wallace'89  01/03/2010 21:54:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è stata innanzitutto un senso di ricerca di perfezionamento tecnologico( si parla di una sperimentazione lunga dieci anni) ma votata e finalizzata a una resa espressiva.
Non credo nel concetto "se alla fine mi dai così tanti soldi lo faccio anch'io un film simile", ritengo innanzitutto che il film sia veramente innovativo, dove loperazione ha un senso è nella sperimentazione delle sue componenti linguistiche-cinematografiche.
Poi si potrà dire chè anche uno spreco di potenziale, che è stata anche la mia prima impressione, ma poi credo che di elementi per apprezzare il film ne ho trovati, che poi magari come dici tu sono soggettivi perchè "vado sopra le righe", ma io poi non ci vedo neanche niente di male come quando parlo nel commento di spirito soggettivo, e di come in fondo l percepire o "il vedere" sia anche uno dei temi del film (una frase spesso ripetuta è: "Io ti vedo").
Per il resto per me Aliens è un baraccone allo stato dell'arte(il controllo della materia è da maestro) così come Avatar che come dici bene ne è il diretto discendente.
someone else  04/03/2010 18:18:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"un senso di ricerca di perfezionamento tecnologico"
tempo richiesto per creare telecamere, software ed infrastrutture che permettono il nuovo 3D.
Ora, chi ha fatto il lavoro pesante? tecnici e ingegneri, Cameron non è in grado oggettivamente di farlo. (è un regista no?)
Va bene, adesso è lui che detiene i brevetti internazionali quindi è lui che ci guadagnerà, ma dargli meriti per il lavoro degli altri mi sembra una brutta cosa.
Noodles_  04/03/2010 18:39:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il merito è quello di scegliersi i collaboratori giusti, di dare i giusti input, e di farli lavorare bene.
wallace'89  04/03/2010 18:47:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Merito ai tecnici allora! E a Cameron per averlo voluto per il "suo" film...
Poi si potrà discuterne, è possibile considerarlo un merito registico? no? Com'è possibile poter riscontrare dei meriti registici quando c'è tutto un lavoro alle spalle che lo scavalca? Che ne è del far Cinema nel senso classico in cui lo intendiamo? Etc.
In ogni caso il merito c'è e "si vede", e preferisco non far finta di ciò.
E poi non prendetemi per un assoluto difensore di questo film, non voglio propriamente far cambiare idea a nessuno, che poi magari ricambierò opinone in un immediato futuro ugualmente....
Per il momento qualche presupposto per pensarla così ce lo avrò avuto.E Mi fermo che sennò mi fanno cancellare i post perchè scrivo troppo,sarà la mia maledizione.
El merendero  02/03/2010 20:45:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chiedo ai moderatori di inserire un limite alle parole che si possono scrivere.
Invia una mail all'autore del commento Enzo001  02/03/2010 23:23:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mah
Gruppo STAFF, Moderatore Lot  03/03/2010 10:20:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un limite inferiore al massimo, magari fossero di più i commenti così completi.
El merendero  03/03/2010 11:29:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un arcobaleno che dura un quarto d'ora non lo si guarda più. ( Goethe )
someone else  04/03/2010 18:29:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
pienamente d'accordo per un limite inferiore.

Faccio notare che certa gente tipo jack Torrence ha scritto un libro, non una recensione.
E la recensione "completa" che ha postato su un altro sito, è persino più lunga. O.o
Gruppo STAFF, Moderatore Lot  05/03/2010 10:03:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo so, ce l'aveva proposta come recensione infatti, solo che era già stata prenotata da un altro utente e l'ha messa come commento.
Eleanor_Rigby  03/03/2010 13:33:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido in gran parte il tuo commento poi ti perdi in un'analisi delle verità cinematografiche e storiche che non potrai mai avere, resteranno concetti come la distinzione tra buono e cattivo al massimo puoi aggiungere il "brutto" nel mezzo che ci permette di formulare alcune ipotesi. Proprio grazie al brutto si scopre che il film ruota intorno ai due opposti: il bello e il brutto. Le macchine che l'uomo crea, i concetti che esprimono, le azioni che compiono fino al volto sfregiato del comandante appaiono ancor più brutte a confronto della bellezza mozziafiato di Pandora che è opposta a una Terra mai mostrata nel film, ma ben definita nel suo totale disfacelo . E' inutile parlare di buono e cattivo quando molti, come te ad esempio, non ci credono ormai più, come ancora ad esempio Platone e Dostoevskij (tanto per collegare il tempo) non credevano più nel nostro mondo ma continuavano a credere nella bellezza; bellezza che si concretizza nel mondo di Pandora che come un profeta cerca di riportare l'uomo sulla retta via e chi non è in grado di "vedere" non viene ucciso, ma è costretto ad andarsene e tornare sulla terra. (Possiamo vedere nella morte e rincarnazione del protagonista una sorta di resurrezione e ascensione su Pandora paraganabile al paradiso)
Il buono e il cattivo esiste perché noi lo vogliamo "vedere" anche a discapito della realtà stessa come nella storia del cinema esistono storie edificanti e anche poco edificanti e veritiere.
Il capolavoro di Cameron, per me, non è tanto Pandora o ancora meglio non sono le immagini 3D che descrivono Pandora ma sono le parole di Neytiri che lo rendono reale, palpabile; attraverso un personaggio inesistente reso magistralmente reale fluisce il mondo di Pandora che di colpo ci compare sotto i piedi.
wallace'89  04/03/2010 18:37:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Interessante!
Il fatto che tu dica che io non creda più in concetti quali buono o cattivo, è un pò più complesso di quanto scrivo in relazione al film e ne ho scritto parlandone secondo una concezione e percezione comune.
Semmai non gli davo troppo peso perchè inseriti in uno schema finzionale evidente per poter essere presi in questo contesto troppo sul serio. Meno banale identificare il vero fulcro del film nello scontro tra natura e tecnologia che tu fai confluire nei concetti di bello e brutto.
Ritengo comunque che l'importanza del film rimanga nella primarietà cinematograifca dell'immagine,che pur poggia su diversi interessanti sottotesti.
Poi sicuramente non avrò potere per stabilire "verità cinematografiche", portavo comunque delle critiche che si ponevano su le basi da me scritte(sempre che si siano capite), giusto perchè ogni tanto è salutare porre certi stati mentali consolidati che pensano di far prevalere ragioni a discapito delle interpretazioni, in maniera un pò sterile e sua volta dannoso per il senso critico. Così ho proposto semplicemente solo un altro punto di vista per darmi occasione di riflettere proprio sulla percezione di ciò che si vede, visto che mi sembrava tra l'altro il film indicato.
El merendero  05/03/2010 10:02:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è mia abitudine controllare lo "storico" dei film commentati da un utente, ma ho trovato qualcosa di ambiguo. All'inizio non ci ho fatto caso, poi sfogliando le pagine l'ambiguità si è concretizzata, e ammetto che mi ha divertito.

Tu hai commentato e votato 139 films. Soltanto DUE di questi (Jeepers Creepers, Resident Evil Apocalipse) hanno l'insufficienza. Per il resto la media dei voti è 7-8.

Ergo sei una persona a cui piace tutto ... e niente.

"Tutte le considerazioni postume più approfondite sono
frutto di una giustificazione di un atto d'amore sincero." (profilmico)

Un amore che vendi al miglior offerente. (filmico)
wallace'89  05/03/2010 14:00:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh diciamo che nel scrivere questi commenti ci perdo anche del tempo (con piacere s'intende), e mi adopero di più evidentemente nei film per cui ho qualcosa di positivo. Sarà anche la mia natura.
Ma chi ti dice che quello che fatto fino adesso risponda profondamente a quello che sono.
Tanto per dire la maggior parte dei miei film preferiti manco li ho commentati, a volte perchè non ho la necessità di farlo o la facoltà,la voglia di trovare le parole giuste.
E non necessariamente appena vedo un film sento necessità di commentarlo.
Per i film che trovo negativi,potrei essere magari più sbrigativo e quindi non trovare interessante la possibilità di commentarli.
Però in realtà anche i giudizi positivi sono spesso misurati o dialettici. E una capacità critica penso di averla,che vale anche per saper valutare positivamente.
El merendero  05/03/2010 17:34:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me non interessa come profondamente sei. Ti ho fatto notare la contraddizione che marchia il tuo "operare" su questo sito. Contraddizione di cui non ti sei accorto, fino ad ora. E che stona con un'onesta capacità critica.

Non giustificarti tuttavia tirando in gioco la scarsa voglia, la mancanza di tempo, la necessità. Non c'è bisogno. Anzi dovresti orgogliosamente ostentare questo tuo vezzo verso uno spiccato sensismo epicureo che ti porta a lodare ogni immagine o simulacro. Perchè è questo quello che fai apparire. Se non fosse così sono sicuro che d'ora in poi starai più attento.

Non avere paura dei giudizi, come qualcuno qui sotto.


wallace'89  05/03/2010 21:32:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Magari hai anche ragione tu,sono indulgente.
Qualche film passato per esempio l'ho anche commentato male, poi magari gli ho dato 6 o 7.
Vabbè i voti poi per me contano relativamente,non definiscono com'è il film o cosa ne penso. Poi cambio anche opinione da visione a visione in certi casi(anche Avatar), rimane il fatto che probabilmente si ne preferisco scrivere se ne penso bene.Touchè.
Anche se non significa minimamente che apprezzi tutto.
Noodles_  05/03/2010 18:54:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fastidio, non paura.
Noodles_  05/03/2010 15:38:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè non ti esponi un po' anche tu e commenti qualche altro film?Così provi cosa vuol dire essere giudicati in base a questo...
Mario Sapia  03/03/2010 10:14:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Semplificati. Non sei qui per fare sfoggio di cultura, ed il tuo commento non aiuta nessuno.
Chiederò ai moderatori di porre un limite alla verbosità.
wallace'89  04/03/2010 17:56:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Me l'ero persa questa polemica. Chiedo umilmente perdono, anche se non mi sembra di aver fatto sfoggio di cultura alcuno, non mi sono messo a intercitare a destra e a manca.
Che scrivo poi in maniera noiosa te lo concedo, non ho il grande dono della sintesi,la fluidità e uno stile accattivante. Ma posso migliorare solo esercitando e per il momento mi esprimo così, spero che non ti offenda(anche se non ho capito in che modo) ma credo che dovremmo imparare a convivere comunque.Peace.
Invia una mail all'autore del commento The BLuEs mAn  13/03/2010 19:49:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma te che dai persino credio(facendo un falso mea culpa).. bravo tu che articoli in maniera veramente completa un commento, che non perdi tempo a scrivere 4 scemenze da 16enne per far comprendere a tanti sconosciuti che hai visto un film... sono i commenti come il tuo che son utili per i fini di indirizzo/suggerimento che si propone questo sito... i commenti stupendo 10, noioso 1 lasciano il tempo che trovano(circa un secondo di totale banalità)... continua cosi
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  03/03/2010 10:18:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mille volte meglio un commento lungo ed articolato di un semplice "Stupendo! Voto 10".
Ognuno scrive come e quanto crede, nel modo che desidera, soprattutto se ha qualcosa da dire. E ben vengano anche gli sfoggi di cultura, in un'epoca in cui è sempre più deprezzata a vantaggio del linguaggio sms.
Poi se vi stanca leggere qualche riga in più del solito o sforzarvi a comprendere concetti un po' più elaborati del solito soggetto-verbo-complemento-puntiesclamativi, semplicemente passate oltre.
Questo ovviamente a prescindere dal merito del commento, su cui si può o meno essere d'accordo.
El merendero  03/03/2010 11:22:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'aforisma, la sentenza, sono le forme dell'eternità; la mia ambizione è dire in dieci frasi quello che chiunque altro dice in un libro e quello che chiunque altro non dice in un libro. ( Nietzsche )
Rask  03/03/2010 20:35:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nietzsche, che per spiegare 4-5 concetti chiave ha avuto bisogno di circa 27 libri.
wallace'89  04/03/2010 18:05:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che poi è tutt'altro che semplice saper sintetizzare la mobilità del pensiero, comunque aldilà di questo ho vent'anni, non ho la pretesa di essere Nietzche.
Cavolo, poi mi fa piacere comunque(pur se per criticarmi) vedere sotto il mio commento tutte queste citazioni di livello. Studio anche filosofia tra l'altro.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  04/03/2010 18:45:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma lascia stare le autocritiche, tranquillo. Scrivi ciò che senti come lo senti, noi (noi "sito", intendo) siamo più che contenti di ospitare commenti elaborati.
Ed il fatto che hai 20 anni ti rende onore.
Mario Sapia  03/03/2010 14:32:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giusto, ho sbagliato a scrivere "cultura": "erudizione" è la parola giusta.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  04/03/2010 18:43:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Puoi utilizzare tutte le parole che vuoi, ma a rimanere risibile rimane il concetto espresso da te, non certo il commento di Wallace.
faluggi  07/03/2010 01:15:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e secondo te io mi dovrei leggere questa truzzata di monologo? Chi mi fa un riassunto?
Invia una mail all'autore del commento The BLuEs mAn  13/03/2010 19:52:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è talmente un "monologo" che tu ti sei preso la briga di commentarlo... usi come sempre parole a casaccio vai a farti i filmini in camera và...
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  07/03/2010 11:01:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
faluggi che si rode enormemente il cùlo dall'invidia non l'avevo ancora visto
wallace'89  07/03/2010 19:06:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, no tranquillo non obbligo mica nessuno. Vengo in pace.
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  05/03/2010 11:07:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avercene di ventenni così..