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TESTIMONE D'ACCUSA regia di Billy Wilder

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8½ / 10  28/08/2014 17:46:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dramma giudiziario con sfumature comedy, nell'ottima e rodata (nella vita reale) coppia Laughton-Lanchester, solido, avvincente, elevato da un finale alla Agatha Christie (racconto dalla quale poi è tratto il film).
Finale, sono 7 minuti scarsi, gestiti in maniera sbrigativa, il colpo di scena mette una toppa ad un epilogo tra i più raffazzonati nel giallo, per la restante ora e mezza abbondante c'è un minimo comun denominatore, Laughton in versione gigionesca che sia Preminger che Hitchcock ci han regalato spesso. Proprio con Hitchcock recitò un altro dramma giudiziario di minor fattura, nei panni del giudice stavolta, ne 'Il Caso Paradine' (causa di fraintendimenti sull'appartenenza dell'opera), della quale ricordo un'accesa tensione sessuale Peck-Valli scevro tuttavia di quella solidità che contempla quest'opera, Wilder che osa poco, riallacciandomi al Preminger sopracitato, il '59 è culla di uno dei migliori drammi giudiziari del cinema, con un' altrettanto generosa Remick, prende viso e forma della classica dark lady. Dietrich dal cui ruolo ricava il massimo possibile, è scritto per essere pedina di un giallo più che per l'ambiguità del personaggio come lo fu quello della Remick. Power purtroppo nel suo ultimo anno di vita, buon caratterista mai eccezionale, oscurato senza problemi da Laughton che si prende tutto il film. Altrettanto funzionale Elsa Lanchester, celebre shelleyana moglie di Frankenstein.