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TESTIMONE D'ACCUSA regia di Billy Wilder

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Marco Iafrate     8 / 10  17/03/2009 21:59:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tema ricorrente e tanto caro a Billy Wilder quello del rapporto tra sentimento e interesse, del conflitto interiore che si viene a creare tra chi deve scegliere tra l’opportunismo e la propria dignità, è palesemente mostrato in quello che se non fosse inciampato in un doppio ( anche triplo ) finale esageratamente frettoloso ( va bene il colpo di scena, ma negli ultimi 300 secondi si concentra un numero tale di ribaltamento di situazioni da far storcere un po’ il naso ) sarebbe stato un capolavoro.
Peccato, perché la sceneggiatura è degna del miglior Wilder, la storia ha una struttura narrativa perfetta e come sempre il regista è stato molto attento alla composizione delle inquadrature.
In “Testimone d’accusa” a dominare è l’apparenza ingannevole, i personaggi principali si muovono all’interno di continue mutazioni della personalità in un gioco di ambiguità perfetto che però finisce con il condannare chi ne abusa, la persistenza della finzione si ritorce contro i due protagonisti, nel bene o nel male, della quale diventano vittime.
Definirei semplicemente straordinaria l’interpretazione di Charles Laughton, ma la cosa non desta meraviglia più di tanto, la personalità ed il fascino che Wilder ha saputo imprimere ai personaggi dei suoi film è indiscutibile,da Humphrey Bogart a Audrey Hepburn a Jack Lemmon sino a Edward G. Robinson e Gloria Swanson tutti hanno tirato fuori il meglio di se stessi proprio davanti la macchina da presa del grande regista austriaco.