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OMBRE ROSSE regia di John Ford

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     10 / 10  04/11/2011 16:16:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una straordinaria epopea epica ed avventurosa, diretta splendidamente dal grande John Ford, che si basa principalmente sull'elemento della diligenza (e quindi del viaggio) e sulle diversità caratteriali e di rango sociale di ognuno dei passeggeri, che regala in ogni momento spunti di riflessioni e che offre un quadro preciso ed accurato della variegata società americana, che ha vissuto l'avventura della conquista del selvaggio West e della lotta incessante degli 'yankees' con le tribù indiane.

A parte la caratterizzazione dei personaggi che ci vengono presentati, semplicemente unica, nel film, un elemento che ricorre sempre è il dialogo: un forte e pungente scambio di battute, scritte e pensato a dovere, che regala continuamente autentiche perle di cinema, come gli spassosi interventi dell'ubriaco dottor Boone (interpretato magistralmente da Thomas Mitchell, giustamente premiato col Premio Oscar), oppure come i dolci sguardi di John Wayne (doppiato alla perfezione da Emilio Cigoli) verso l'incantevole Claire Trevor.

Una particolare nota va anche alle interpretazioni secondarie di Andy Devine, favoloso nei panni di Buck, il conducente, simpaticissimo ed imbronciato; di John Carradine, perfetto nell'incarnare il presuntuoso, quanto elegante ed imperturbabile, galantuomo di passaggio, pronto a corteggiare ogni donna si trovi al suo cospetto; di Louise Platt, bravissima e disinvolta nella recitazione; e di George Bancroft, molto in forma nelle vesti dello sceriffo Wilcox, che alla fine rivela la sua grande bontà, compiendo un atto davvero inaspettato.

Come sempre in tutte le pellicole di Ford, davvero emozionante la colonna sonora, che trovo davvero ben utilizzata e che da' una grande spinta in avanti nelle scene d'azione (tra l'altro, molto ben girate); ben curati i costumi e gli interni della diligenza; e, per concludere, davvero magistrale la regia di Ford, che riesce a cogliere l'essenza della frontiera, nelle diversità di rango sociale e nel classico e nostalgico happy-ending finale.

Un baluardo del cinema western.