pinhead88 7 / 10 24/08/2010 15:53:49 » Rispondi Probabilmente una delle pellicole più sopravvalutate della storia del cinema e della filmografia di Welles. dotato di grandi virtuosismi tecnici, si dimostra comunque un noir avvincente ed originale che tiene incollati alla poltrona, ma fin troppo teatrale ed enfatico nei dialoghi, risultando a volte stucchevole per quello che rappresenta. Inutile dire che l'arma vincente di tutto il film è la figura spietata del capitano Quinlan, ma il faccione bonario di Welles fa fatica a caratterizzarlo nel migliore dei modi, risultando così sempre poco convincente. personalmente non lo metterei mai a fianco di perle quali "La fiamma del peccato" o "Il grande caldo", noir immortali e capolavori assoluti. Oggettivamente può essere considerata un'opera di grande impatto, ma aldilà della figura imponente di Quinlan e il classico sfoggio di abilità tecniche, mi è rimasto molto poco di questo film. Simpatico il cameo della Dietrich, con frase finale molto azzeccata.
Jellybelly 24/08/2010 15:58:28 » Rispondi Nooo... Vabbe', a parte tutto e sempre a proposito di capolavori noir, l'hai visto il terzo uomo? se non l'hai fatto, ti consiglio di rimediare assolutamente.
Jellybelly 24/08/2010 16:59:51 » Rispondi Già che ci sei rimedia pure "Vertigine" di Preminger, va', altro capolavoro da 10. Poi attendo commento!
pinhead88 24/08/2010 18:19:08 » Rispondi Commentato subito dopo averlo visto(due righe proprio), dovrò rivedere anche quello causa trama contorta. ricordo che mi piacque moltissimo, pù de "La donna del ritratto".