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L'INFERNALE QUINLAN regia di Orson Welles

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ULTRAVIOLENCE78     8½ / 10  25/03/2008 20:28:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' il ritratto "shakespeariano" di un uomo, le cui cattive azioni derivano dall'odio e dalla rabbia originati dalla morte della moglie per mano di un delinquente mai catturato. La ricerca a tutti costi, da parte di Quinlan, di assicurare alla Giustizia soggetti anche solo marginalmente coinvolti in una situazione delittuosa coincide con la sua volontà inconscia di "eliminare" chiunque si presentasse ai suoi occhi come delinquente della stessa risma di colui che lo ha privato della persona più cara, secondo un meccanismo psicologico che porterà a risultati sempre vani e frustranti. Quinlan è, a modo suo, un grande uomo, votato sì ad azioni nefande e ingiuste, ma sempre mosso dall'eterno amore e dalla devozione incrollabile per la moglie. Quinlan è il paradigma vivente di come un uomo malvagio non è mai totalmente malvagio, e di come chi è buono può mutare in cattivo a cagione di infausti e intollerabili eventi (come la morte di un proprio congiunto) che possono facilmente destabilizzare la psiche di un uomo e farlo oscillare lungo la sottile linea tra il Bene e il Male, qui metaforicamente rappresentata frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti (mi chiedo quanto un film del genere abbia influito sulla produzione di un regista come Michael Mann).
Hanno fatto la storia del cinema alcuni primi-piani messi in atto da Welles, come quelli di Quinlan mentre assassina Joe Grandi, o quella dello stesso Grandi morto con la testa appoggiata penzoloni allo schienale del letto.
Invia una mail all'autore del commento Aliena  06/04/2008 14:57:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
certo che alcuni commenti sono proprio piacevoli
i'm so happy..
Invia una mail all'autore del commento wega  08/04/2008 09:30:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e chi li avrà copiati poi............?