fidelio.78 9 / 10 13/07/2005 10:39:03 » Rispondi Ieri sera ho rivisto questo film dopo tanti anni. Dopo l'inizio folgorante (il piano sequenza iniziale è davvero qualcosa di incredibile!!) qualcosa è iniziato a mancare....Mi spiego meglio. Il film resta un grande film, ma nella mia mente era un capolavoro e ieri sera non mi è sembrato più tale. Anche la regia di Welles mi è sembrata compiaciuta e a tratti un pò forzata:troppe inquadratura dal basso e tagli obliqui con luci a 45°, daccordo è un noir...ma alla fine se queste inquadrature diventano ripetitive perdono anche un pò dell'effetto che dovrebbero dare....Per intenderci, se il "sistema di immagini" che il regista utilizza diviene palese, questo perde chiaramente di efficacia. Per quanto riguarda la sceneggiatura, ha delle risoluzioni un pò frettolose: dai su...la storia della foto nella sottotrama della moglie è un pò una ******* anche perchè troppo vicina all'evento dinamico del film e quindi ancora non si è riusciti a capire del carattere geloso del marito che anzi non uscirà neanche dopo perchè appena vede la moglie in galera si fida immediatamente di lei. Quindi un espediente non proprio azzeccato. Ed infine anche Heston non mi è sembrato "nella parte". Sia chiaro che le mie critiche sono volte comunque a minare solamente la perfezione del film, perchè appunto ora lo considero un grande film, ma non un capolavoro, ma comunque il voto sarebbe 8 e 1/2, ma non potendo dare mezzi voti allora propendo per il 9. Resta assolutamente un film da vedere. Basterebbero la scena iniziale e quella finale per renderlo immortale.
Aliena 13/01/2006 10:04:05 » Rispondi perchè Heston non ti è sembrato nella parte? ti sembrava innaturale forse? in fin dei conti doveva recitare la parte del eroe puro e senza macchia (che alla fine però si sporca... in tutti sensi) è decisamente voluta la sua recitazione meccanicamente precisa ed odiosa volta in contrapposizione con quella più "ambiguamente umana" di welles questo è infatti il motivo per cui lo spettatore si sente più umanamente partecipe per le sorti di Quinlan anzichè Vargas...
fidelio.78 13/01/2006 11:40:32 » Rispondi Ma veramente a me è sembrato che proprio lui non ci stesse nel ruolo. In generale mi è sembrata un pò forzata in alcuni passaggi. Inoltre non credo che la recitazione sia il mezzo per cui lo spettatore simpatizzi con Quinlan anichè con Vargas. Infatti l'empatia suscitata dal personaggio interpretato da Welles nasce da una mirabile opera di sceneggiatura. E' ovvio che lo spettatore si senta più vicino ad un uomo come Quinlan per via delle sue molteplici sfaccettature "umane" rispetto al classico eroe che affascina ma che rimane lontano dalle possibilità di riconoscimento col personaggio. Quindi lavoro di sceneggiatura e non di recitazione. La sua interpretazione non mi ha convinto fino in fondo, ma c'è da dire che in generale la recitazione di quegli anni era ancora legata ad una impostazione non del tutto naturale come invece avviene oggi.
Aliena 04/09/2006 12:34:50 » Rispondi "Inoltre non credo che la recitazione sia il mezzo per cui lo spettatore simpatizzi con Quinlan anichè con Vargas." guarda che stiamo parlando di Welles, mica di Arlecchino la simpatia che ti nasce nei confronti di Hank è dovuta in grandissima parte al modo in cui Welles s'immedesima in quinlan il lavoro dell'attore è tanto, contando che welles non era un regista che imponeva come recitare ma lasciava nascere il personaggio nell'attore, e contando che orson fu regista di se stesso... tutto torna
ah! per la cronaca la sceneggiatura di base era pressochè inesistente questo lo so perchè mi sono informata in vista della recensione senza contare che welles giocava molto (troppo) sull'improvvisazione... direi che posso confutare tranquillamente in tutto la tua tesi
(dai, da 1 a 10 quanto arrogante ti sono sembrata??? ghghgh)