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LA FABBRICA DELLE MOGLI regia di Bryan Forbes

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Italo Disco     7½ / 10  30/07/2014 16:26:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dramma fanta-horror proto-femminista. Tratto da un romanzo di Ira levin scritto 3 anni prima ha alla base un'intuizione geniale, una città popolata da famiglie composte da mogli stranamente troppo perfette totalmente dedite ai figli e ai mariti senza alcun tipo d'interesse nella vita che non quello della sacra vita familiare. Servizievoli e ubbidienti le mogliettine parlottano di pulizie della casa e di detersivi come in uno spot pubblicitario, sembrando donne amorevoli e felici ma in realtà di umano non hanno proprio nulla e l'eroina Katharine Ross (molto brava) riuscirà a scoprire l'arcana verità. Come tematiche non siamo troppo lontano dai Buzzanca-movies del periodo, soltanto che nei film del buon Lando il tutto era racchiuso nell'ambito della commedia pecoreccia, mentre in questa pellicola i toni sono molto tormentati già dai primi fotogrammi, con la protagonista che si guarda afflitta nello specchio prima di trasferirsi a Stepford; la descrizione della comunità cittadina è ben descritta ma un po' calligrafica, la determinazione di Joanna (Ross) e di Bobbie (Prentiss) nel voler cambiare la mentalità delle ottuse massaie è anche divertente in alcuni tratti ma è meno appassionante di quello che potrebbe essere e la storia incomincia a decollare solamente oltre metà film quando in effetti l'angoscia sale notevolmente fino al pauroso finale. Un'ottima opera comunque che alla sua uscita da noi passò inosservata. Musiche di Michael Small. Esordio cinematografico per Dee Wallace futura attrice di pellicole horror di un certo livello (LE COLLINE HANNO GLI OCCHI, L'ULULATO....). A capodanno 1989 uscì nelle edicole lo squisito LAMA DI RASOIO albo n° 28 di Dylan Dog scritto da Tiziano Sclavi e disegnato da Ferdinando Tacconi, chiaramente ispirato alla FABBRICA DELLE MOGLI, che amplifica le connotazioni fantascientifiche e le pulsioni sessuali accennate dal film di Forbes in un tripudio di violenza e parafilie.
Dick  04/09/2016 00:06:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, però! "Lama di rasoio" non l' ho ancora letto (uno dei pochissimi tra i primi che mi manca da leggere). A saperlo prima. Vedo di rimediare.
Italo Disco  04/09/2016 18:18:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si te lo consiglio, anche se non è tra i miei preferiti.