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IL MISTERO DEL FALCO regia di John Huston

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steven23     9 / 10  03/04/2014 15:04:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esordio dietro la macchina da presa per John Huston con un film non certo semplice, tratto da un romanzo di Hammett e, soprattutto, già portato precedentemente sul grande schermo due volte nel giro di cinque anni. Questo resta quindi il terzo adattamento; non so se sia il migliore dato che gli altri non li ho visti, ma sicuramente resta un grandissimo film nonché pietra miliare di un genere che, in seguito, regalerà alcune tra le pellicole più affascinanti della storia del cinema.
Avendo a disposizione un budget alquanto limitato, Huston è costretto a fare alcune scelte piuttosto delicate: innanzitutto opta per un'ambientazione costituita totalmente di interni. La scelta, oltre a rivelarsi azzeccata, dona alla pellicola un tono piuttosto claustrofobico, accentuato ancor di più dalle tinte del bianco e nero estremamente cupe.
In secondo luogo il cast, anch'esso pesantemente condizionato dalla mancanza di fondi adeguati. In pratica nella lista non figurava alcun divo di primo piano (ovviamente parlando del '41) e c'è persino una fugace apparizione del padre del regista, ma il risultato è comunque straordinario. Bogart, per la prima volta lontano dai ruoli che l'avevano fatto conoscere al grande pubblico, dimostra da subito le sue eccezionali capacità attoriali, per non parlare di Lorre e Greenstrett, quest'ultimo praticamente al debutto malgrado l'età avanzata. L'unico appunto mi sento di farlo per la Astor; malgrado una buona interpretazione non l'ho trovata adatta al ruolo di dark lady che, successivamente, copriranno in maniera fenomenale attrici quali la Stanwyck e la Hayworth. Forse avrei visto meglio colei che doveva inizialmente avere la sua parte, vale a dire Geraldine Fitzgerald.

Per il resto che altro si potrebbe aggiungere. La sceneggiatura è magistrale e offre una galleria di personaggi incredibilmente eterogenea; e non solo, la gran parte di essi risulta persino ottimamente caratterizzata.
E poi, beh... a differenza di altri non credo affatto che il film sia invecchiato anzi, se visto da un certo punto di vista risulta terribilmente attuale. Il dover lottare unicamente per se stessi, l'essere pronti a tutto pur di ottenere ciò che si desidera... e con pronti a tutti s'intende anche calpestare chiunque, parenti o amici compresi, per arrivare a un fine magari anche piuttosto banale. Insomma, direi che in questo rispecchia più che bene la realtà odierna.
A tal proposito è perfetta la battuta finale di Bogart alla domanda del poliziotto sul materiale di cui è composto il falcone...

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