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UOMINI CHE ODIANO LE DONNE regia di Niels Arden Oplev

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oh dae-soo     7 / 10  01/04/2010 14:24:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi è molto difficile commentare una trasposizione cinematografica di un libro che, insieme a milioni di persone, ho amato così tanto. Nel mettere il voto, componente più visibile ma meno importante di una recensione, ho cercato di "uscire" da me stesso e vedere il film come lo vedrebbe oggettivamente chi del libro ha a malapena sentito parlarne. Questo perchè, non si può negarlo, sono tanti i tradimenti, piccoli o grandi, al testo originario e servirebbe moolto spazio ad elencarli.
Gran thriller, niente da dire. La storia è talmente bella, importante, strutturata, originale, complessa che nelle mani di un regista che non pensi a se stesso, ma al film, era quasi impossibile da rovinare. Larsson è scrittore a mio parere freddo, quasi come al suo straordinario personaggio principale, Lisbeth Salander. E' difficile rintracciare forti emozioni, la bellezza della vita,i rapporti con l'altro, l' Amore, quando si è consapevoli, come Larsson, come la Salander, che noi tutti viviamo in un mondo abietto, schifoso, dove sotto giacche e cravatte si nascondono mostri della peggio specie. Questo ricercano i libri di Larsson, tutto questo cerca di smascherare e combattere Lisbeth. Nell' intreccio perfetto dell' opera, nel riannodare i fili della dinastia Vanger, nell' alternarsi nel film di due generi principe come il giallo e il nero, anzi nerissimo, in tutto questo valzer di cose, fatti, azioni, non dobbiamo perderci e restare superficialmente compiaciuti, dobbiamo entrare dentro, analizzare e vedere qual è alla fine il messaggio più profondo neanche troppo nascosto. E, purtroppo, scoprire che, come cerca di dimostrarci il sommo Eastwood, viviamo in un mondo dove a volte la Speranza non è l'ultima a morire, ma E' STATA l'ultima a morire, dove non ci sarà un ritorno, dove abbiamo la consapevolezza che il Male non morirà mai, se non miseramente insieme all' Uomo stes