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HANNAH E LE SUE SORELLE regia di Woody Allen

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dobel     8½ / 10  02/10/2009 10:08:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei miei Allen preferiti.
Un film che riflette sul perché valga la pena vivere. In ultima analisi tutti prima o poi ci troveremo di fronte al problema della nostra morte: un problema ingombrante! Siamo una brutta razza... non se ne è ancora salvato uno di noi! Solo un certo Gesù di Nazareth pare si sia salvato fondando così la speranza per tutti coloro che si dicono cristiani e credono nella sua risurrezione; costoro hanno fede a buon diritto in una vita dopo la morte alla luce della quale tutto quaggiù acquisterebbe significato.
Allen a questo non crede: il significato di quaggiù lo deve trovare solo nell'oggi. Tutto ciò è claustrofobico e provoca, ovviamente, le crisi delle quali il grande cineasta è soggetto. Questa mancanza di un significato oggettivo, e di una stella polare che crei di conseguenza una serie di valori oggettivi fanno del cinema di Woody Allen il manifesto del relativismo.
Un cinema magnifico molte volte, come in questo caso: meravigliosa la scena in cui Allen stremato dai propri problemi esistenziali si siede al cinema e vede sullo schermo "La guerra lampo dei fratelli Marx", uno dei grandi capolavori della comicità mondiale. Il significato della vita lo trova nell'idea che valga comunque la pena prendere parte al gioco. Non importa dove si andrà a finire... sarà comunque interessante esserci...
Il finale del film ha un tocco poetico molto bello... e chissà che il significato della vita, per l'autore, non si trovi proprio lì.