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DEPARTURES regia di Yojiro Takita

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david briar     6½ / 10  30/03/2014 17:19:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sorprendente vincitore di un'Oscar contro film decisamente più accreditati,si tratta di un buon film.

Il pregio migliore è quello di mostrare l'importanza di un lavoro che personalmente non avevo mai visto raccontato al cinema.Le cerimonie in cui si curano i cadaveri sono il punto di forza della pellicola,ottima rappresentazione dei tanatoesteti che rende giustizia a un settore così spesso sottovalutato e pregiudicato dalla paura della morte delle persone.Questi momenti nascondono anche una certa ironia da humour nero molto simpatica,e il maestro del protagonista è un personaggio riuscito e affascinante,presente nelle parti migliori e valorizzato da un'ottima interpretazione.

Peccato che non tutta la narrazione sia su quegli alti livelli.Il regista cerca in continuazione di rendere tutto molto poetico,enfatizzando troppo alcune inquadrature e metafore ed esagerando con la musica,tant'è che certe scene risultano falsissime e innaturali,colpa anche della fastidiosa fotografia utilizzata negli esterni.La pellicola è troppo allungata e spesso sembra poco sincera,dando l'aria di essere un film occidentale travestito da film orientale.
Meno male che il finale si salva da simili difetti,con una scena molto dolce e sincera,che convince grazie anche ai flashback.

"Departures" parla di tematiche interessanti in modo discontinuo,fra prevedibilità deludenti e irritanti,metafore varie di cui alcune funzionano altre infastidiscono ,ma pure una sottile commistione fra dramma e commedia che convince e coinvolge,soprattutto nella prima parte.
L'Oscar come capita quasi sempre è immeritato,se si pensa che il concorrente era il suggestivo "Valzer con Bashir",molto più importante e ambizioso di questo filmetto carino.
Con una storia che offriva questi spunti di riflessione,si poteva fare molto di più a livello di ambizione e risultati,ma il film giapponese rimane godibile e consigliabile..