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DEPARTURES regia di Yojiro Takita

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oh dae-soo     9 / 10  17/03/2011 23:41:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Giappone piange le sue vittime.
La Natura mostra la sua faccia più bastarda e spazza via in un amen migliaglia di persone, buone e cattive, vecchie e giovani, ricche e povere. Una morte orrenda, violenta, assurda. Nessuno di questi corpi passerà sotto le mani di Daigo.
Il Giappone e la Morte.
Questo tratta il magnifico Departures, autentica opera lirica raccontata per immagini. Un film che parla della nostra fine con una grazia, una misura, un rispetto e un amore che solo popoli che fanno della grazia, della compostezza, del rispetto e dell'amore le caratteristiche della propria cultura si possono permettere di fare.
Come il Giappone. Departures non sarebbe mai potuto essere un film europeo o americano, facciamocene una ragione.
Ho letto critiche all'eccessiva melassa, alla retorica. Niente di più falso. Departures è un film con 2 palle così, coraggioso, estremo, che non ha paura di mostrare la morte in modo così ossessivo. Ce la sbatte davanti, la mette a nudo. Quello che molti non sopportano è che ci viene mostrata la bellezza della morte, il rispetto di essa, oserei dire il timore reverenziale che la stessa esercita verso di noi. Qui non c'è retorica, non c'è ammiccamento, c'è semplicemente una cultura che in questo c'è senz'altro superiore. Si resta affascinati davanti alle pratiche di Daigo e Sasaki. Si pensa ai nostri cari, a chi ci ha lasciato, a chi (ahimè) ci lascerà. Ci fa credere che non tutto nel nostro ultimo viaggio è negativo.
Mi resta difficile in un film così pregno di significato parlare di aspetti tecnici, della grande fotografia, della divina musica, degli attori, delle vicende. Departures è uno dei pochi film che, inevitabilmente, parla di tutti noi e non approfittarne per riflettere sarebbe un' occasione sprecata. Chiunque lo faccia suo, magari resti in silenzio, ma accetti il dono che ci offre.
Non guardi se è tutto vero o finto, onesto o furbo, genuino o artefatto, non analizzi l'emozione ma la accolga a sè. Perchè un giorno le immagini di Departures ci torneranno in mente, è inevitabile e magari ci aiuteranno un pò.
Il Giappone piange le sue vittime. Se solo ci fosse Daigo la tragedia, per quanto sia possibile, sarebbe più sopportabile.
Noodles_  18/03/2011 01:33:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi hai fatto venire voglia di vederlo...
Provvederò!