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DEPARTURES regia di Yojiro Takita

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WildHorse     4 / 10  18/06/2010 03:00:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cioè ma, fare il becchino in Giappone è un tabù? No perché è questo il messaggio che passa guardando il film. Direi di no, non è un tabù. Dunque deduco che la storia sia pressocché inverosimile. E, siccome il film si presenta come drammatico e alquanto serio, la vedo dura dare la sufficienza. Non ci riesco ad apprezzare questa sceneggiatura. A me piacciono molto i film asiatici, ma questo mi è parso veramente leggero. La trama poggia su basi troppo fragili, si cammina a mezz'aria ma non si vola mai. Non capisco cosa ci abbiano visto quelli lì a Hollywood. Evidentemente erano attratti da altre cose, fotografia, regia eccetera. Non posso credere che siano stati affascinati (al punto da dare l'oscar) dalla storia obiettivamente leggera e inverosimile. Mamma mia che strazio: non si piange, non si ride, non si scherza e non si è seri. La moglie del tizo è insopportabile e senza peso, il marito ha troppo peso tanto da sembrare una caricatura. In alcune scene sembra quasi che le smorfie facciali siano accentuate per enfatizzare una sensazione. E' l'attore che è scarso o è il regista che ha voluto così? E' una sorta di ironia? Ebbene, non ci sta! In questo tipo di film non ci sta, perché rende il tutto ancor più inverosimile, antipatico e indigeribile! Il finale? Penoso, oltre che prevedibile: un sigillo studiato a tavolino per uscirsene senza danni apparenti con infinocchiatura latente dello spettatore. Per non parlare della colonna sonora: quel violoncello è insopportabile, messo lì a puntino nelle scene toccanti (che poi toccanti non sono) in un crescendo di note che avrebbero dovuto colmare un bicchiere che rimane per sempre mezzo vuoto e che contiene una bevanda che non disseta.
Il doppiaggio italiano come al solito non è dei migliori. Mi sto convincendo che forse sia meglio vederli sottotitolati i film asiatici.
suzuki71  18/06/2010 09:42:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mamma mia che strazio: non si piange, non si ride, non si scherza e non si è seri.

Oh... fi-nal-men-te!!!!!! Completamente d'accordo!!!! Questo film è un ibrido insopportabile.
Silver  15/08/2010 11:18:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Plebaglia.
suzuki71  31/08/2010 12:06:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehm silverino, se puoi cerca di usare un po' meno termini tipo "plebe", "plebaglia", dai, rilassati un po'.... ; ho letto per caso il tuo commento a "lost in translation" e pure lo usi.... rivela troppo apertamente la tua mediocre incapacità al confronto, che faresti bene a tenere celata. Ah, a proposito, il 5 a "la pianista" la dice lunga sulla tua nobiltà di giudizio critico.....