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DEPARTURES regia di Yojiro Takita

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Thorondir     6½ / 10  05/06/2022 14:43:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Departures" ha molti dei pregi del cinema giapponese, un cinema che in occidente andrebbe seriamente scoperto (e ri-scoperto): la grazia della messa in scena, la capacità di ragionare su temi complessi e dolorosi, la volontà di mettersi a nudo di fronte al dolore. Nel film di Takita c'è tutto questo ma c'è anche dell'altro. In particolare c'è la voglia di abbracciare stilemi e convenzioni hollywoodiane cercando di unirle agli elementi più propriamente nipponici: e qui il film cozza con le intenzioni, ma non a caso vince l'Oscar; perchè "Departures" infarcisce il dramma di commedia e humour (forse anche fuori luogo), perchè didascalizza temi e messaggi (come il finale, dalla morte alla vita), perchè il ruolo della donna, qui la moglie del protagonista, è scritto in modo del tutto conservatore (è sempre lei che deve accettare le scelte del marito, lei che ad esse deve adeguarsi, lei che ritorna quando il rapporto si interrompe, lei che deve comprandere l'importanza del lavoro del marito). E così il film, pur volando alto su temi come morte, dolore, importanza del passato sul presente, nel suo voler piacere al mondo occidentale finisce per depotenziare se stesso, ibridarsi, indebolirsi.