caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

CRIMINI E MISFATTI regia di Woody Allen

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
dobel     9 / 10  31/10/2009 09:06:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è un film bellissimo sulla possibilità di sedere a fianco di un assassino senza nemmeno saperlo. Il "caso che move il sole e l'altre stelle", trova in quest'opera la miglior apologia. Allen, che da anni cerca di trovare il modo per descrivere pienamente la sua teoria che in fondo tutto viene regolato dal caso e che non esiste una legge morale superiore inscritta in ognuno di noi che serva da stella polare per le nostre azioni, riesce perfettamente nel proprio intento in questo piccolo capolavoro purtroppo più eguagliato in futuro. Se un uomo riesce a convivere con i fantasmi del proprio passato e a derogare dalla propria coscienza può vivere felice pur avendo commesso i peggiori crimini. Ciò che 'frega' è il rimorso o la sensazione di poter essere puniti in un al di là di cui non conosciamo i contorni definiti.
La morale di Allen è la rinuncia alla Morale, ossia un'anti-morale che diviene in questo caso oggetto di un'opera d'arte delle migliori. Il contraddittorio viene messo in campo nella figura del rabbino cieco (simbolicamente e materialmente), e nella figura del filosofo che alla fine trova nel suicidio la risposta alle sue domande di significato.
Questa legge superiore esiste oppure no? Esiste se ce la imponiamo, ma possiamo benissimo farne a meno.
Possiamo però farne a meno senza diventare (almeno potenzialmente) 'assassini'? Questa è la vera domanda a cui Allen non ha ancora dato una risposta artistica convincente. Ancora troppe porte aperte... Quale film le chiuderà?...