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PRINCE OF PERSIA: LE SABBIE DEL TEMPO regia di Mike Newell

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valerio1989     5½ / 10  21/09/2010 00:17:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla fine sono riuscito a recuperare il kolossal dell'estate. Devo precisare che non ho mai giocato al videogame, quindi non conoscevo né la storia né i personaggi. Fatto sta che questo Prince of Persia mi è sembrato un disperato, ma tutto sommato godibile, tentativo di emulare il successo di Pirati dei Caraibi.

Prendete dei pop corn, una coca-cola e staccate per un paio d'ore il cervello; vi troverete davanti ad un film ideale per una serata tra amici. Le componenti essenziali dei grandi blockbuster ci sono tutte: effetti speciali, humor, tanta azione, una storia piuttosto semplice e la **** di turno (in questo caso c'è anche la controparte maschile, tanto per non farci mancare niente!). Il tutto si snoda sullo sfondo di una Persia resa estremamente affascinante dalla fotografia, una fotografia che però in alcune scene ricorda troppo 300 di Zack Snyder. Una Persia, dicevamo, nella quale il principe Dastan si ritrova ad essere ingiustamente accusato dell'omicidio del re. Durante la fuga per la salvezza si imbatterà in Tamina, custode di un misterioso pugnale che consente di riavvolgere il tempo. Dopo il dubbio successo – di certo non monetario- ottenuto con Harry Potter e il calice di fuoco, Mike Newell ha deciso di cimentarsi nuovamente nel genere fantastico e lo ha fatto con il supporto di Jerry Bruckheimer, il cui intento era evidentemente quello di ripetere il successo ottenuto grazie all'inimitabile Jack Sparrow. Gli incassi non sono neanche paragonabili a quelli dei Pirati ma anche dal punto di vista qualitativo a questo Prince of Persia manca qualcosa. Le ambientazioni sono estremamente suggestive e il colore della sabbia diventa un elemento dominante nell'ottima fotografia ma il film è troppo scontato e prevedibile. In troppi casi non è difficile togliere di bocca le battute agli attori e la love-story che percorre tutto il film l'abbiamo già vista centinaia di volte. Purtroppo l'incapacità -che Newell aveva dimostrato in Harry Potter- nel dirigere giovani attori qui viene confermata. Trovo che Jake Gyllenhaal sia un bravo attore e una grande promessa ma in questo film mi ha dato la stessa impressione di Daniel Radcliffe nel Calice di fuoco, l'impressione di un attore che viene continuamente incitato a strafare senza però venire diretto in modo opportuno. Newell riesce ad intrattenere ma quando calca la mano con il suo umorismo tipicamente inglese finisce per fare danni. Neanche la bella Gemma Arterton riesce ad essere pienamente convincente. Questo, comunque, non si può dire del grande Alfred Molina, che inizialmente ho davvero stentato a riconoscere.

Insomma questo Prince of Persia è un film tutto sommato godibile e adatto per intrattenere le masse, ma che spesso e volentieri scade nell'ovvio mancando completamente di originalità. Promosso con riserva.