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IO E ANNIE regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento wega     10 / 10  22/05/2008 11:35:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo di Allen è un metafilm metafisico, metafisico nell'analisi della coppia, metafilmico perchè spesso gli attori si prestano a recitazioni verso l'occhio della macchina da presa.
Come Bergman e Fellini, agli anta, il regista newyorkese fa un punto della situazione su ciò a cui gli riesce meglio, sull'amore; già io credo Woody Allen sia l'Ingmar Bergman dell'amore e dei rapporti della coppia nonchè sociali.
Intelligente e nevrotico come la sceneggiatura che lo sostiene, questo del 1997 è uno dei capolavori di un regista che fortunatamente ho scoperto, un regista che probabilmente è diventato artista per la sua nevrosi, per il suo sentirsi diverso ed estraneo alla conformità della società contemporanea.
C'è una parte per Shelley Duvall, e bellissima davvero Diane Keaton, poteva essere l'Hippie più bella della storia, ed ovviamente bravissima nel suo ruolo a tener testa la nevrosi di Allen.
Proprio questo però è uno dei punti che mi appaiono oscuri nelle sceneggiature del regista, sempre i due protagonisti hanno la stessa caratterizzazione, potrebbe esser visto come uno sbaglio se attribuito ad un unico sceneggiatore.
In Manhattan ad esempio, entrambi i personaggi principali sono dediti a riferimenti e battute dai contenuti cinematografici, da errore grossolano preferisco pensarlo invece a quella caratterizzazione mirata che li porterà ad un'unione sentimentale, qui in questo film, sono presenti a suo modo delle stesse similitudini, e così in tutti i film finora visti di questo regista.
"Manhattan", "Crimini e misfatti", "Broadway Danny Rose" e "Io e Annie" sono le sue pellicole che preferisco, ed assolutamente dei capolavori in toto.