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VINCERE regia di Marco Bellocchio

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Light-Alex     5½ / 10  09/10/2014 23:39:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film racconta una vicenda rimasta per lungo tempo in ombra della parabola ascendente di Mussolini, ovvero di questa sua amante ripudiata. Viene quindi toccata la vita del dittatore, ma sempre e solo dal punto di vista della donna, dandone uno scorcio diverso e con una piega imprevedibile.

Il film ne guadagna sdoppiandosi, nella parte iniziale una sorta di romanzo storico, nella seconda uno psico-dramma alla "shutter island".
Il problema è che c'è un po' di tutto e un po' di niente. Si sfiora la descrizione di un uomo che per arrivare al potere farebbe di tutto, sacrificherebbe qualsiasi cosa, ma quando pare di esserci arrivati il personaggio di Mussolini sparisce dal film e quindi questa tematica si perde. Vengono pennellate alcune caratteristiche dell'italia di inizio secolo scorso: i futuristi, la frenesia degli interventisti, la chiesa ancora forte… vengono tutti citati a mò di macchiette e anche questa tematica va persa. I lunghi tratti di internamento della Darser potevano essere occasione per una larga e ben sviluppata antologia della deriva psichica di una donna messa in tale condizione assurda dal destino, e invece anche qui la protagonista pare arrendersi ben presto al ruolo di pazza anch'essa, pur tenendo fede alla verità.
Nulla è stato sviluppato in un modo che mi ha soddisfatto.
Nel complesso un discreto lavoro, retto principalmente sulla bravura dei protagonisti Timi e la Mezzogiorno.
Ma forse una scrittura un po' ripetitiva e un andamento un po' troppo lento non hanno giovato, per me, nel renderlo particolarmente godibile.