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FRANKLYN regia di Gerald McMorrow

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Jolly Roger     6 / 10  04/05/2014 00:37:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
---------ABBASTANZA SPOILEROSO--------
Certo che vedendo la locandina, guardando il trailer, si penserebbe di trovarsi davanti ad un film action distopico, misterioso, veloce ed accattivante, con un uomo incappucciato che parrebbe un affascinante villain…ma che forse, chissà, sotto sotto è un buono, che nasconde tristi ferite nel suo passato…
una figura nera, ribelle e romantica…

E invece no! E' tutt'altro, clamorosamente tutt'altro.
Poi per forza succede che la gente qui sotto s'aspetta qualcosa "very pulp" e invece si trova davanti questo film strano, riflessivo, lento e drammatico, perciò - secondo un processo cerebrale di una natura automatica anzi "meccanica" - gli piazza 3.
Devo dire che mi aspettavo altro, ma, pur essendomi trovato spiazzato, Franklyn è un buon prodotto e ciò non lo si può negare.
Di più, anzi.
L'idea sulla quale si basa la trama, la sovrapposizione dei due piani di realtà, è una cosa di una genialità indicibile, pazzesca.
Il problema è che non è stata sfruttata a pieno: con una pensata del genere, potevano tirar fuori un capolavoro, un pezzo da 90.
Ma così non è stato: mi spiace esser così esplicito e negativo, ma franklynamente parlando nella prima parte del film non si capisce proprio un ca.zzo.
4 storie parallele che vengono portate avanti a spezzoni.
4 storie - che ciascuna pare proprio non c'entrare nulla con nessuna delle altre. Perciò passi un'ora a scervellarti su quale possa essere il collegamento fra l'una e l'altra… Poi arrivi alla fine e…
BOH
Va beh.
Sì, è vero, tutto torna, mica voglio negarlo. Però boh!!!
E' un po' come fare enorme fatica per finire un puzzle di 6.000 pezzi, aspettandosi che l'immagine che ne esca sia meravigliosa, un capolavoro, una roba come il Ponte dei Sospiri.
E invece ti trovi davanti a …che ne so: l'immagine di un tavolo.
Solo un fott.uto tavolo.
E non te la puoi nemmeno prendere troppo: il film ti guarda con quello sguardo birbone, sincero e dolce, tipo quello di un bambino che a finire questo puzzle di 6.000 pezzi ce l'ha messa proprio tutta, solo che non ci riusciva proprio, perciò ha incastrato i pezzi con la forza. TRAK!
Ehmbè, che fai? T'incàzzi col bambino? No, direi di no.
Il problema di Franklyn è che è troppo ambizioso, vuol raccontare qualcosa che è molto più grande di lui.
"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente"
"Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio"
"Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio?"

Queste qui sopra hanno un nome preciso: si chiamano seghe mentali.
Peraltro sono temi già risolti da un pezzo, dalla dottrina religiosa e dal sentire comune: l'universo si basa sulla dialettica, se non ci fosse il male non ci sarebbe il bene, che prevale in quella che è ogni singola battaglia di una lotta eterna.
Dio c'è, Dio esiste. Nella realtà, ma anche nel film.
E' quella specie di bidello pelato che dispensa consigli a destra e a manca, ma che nessuno se lo fila. Anche perché sto bidello lo hanno rappresentato un po' pall.oso, ammettiamolo.
Ma il suo ruolo è ben definito: egli non prende parte direttamente agli eventi, ma consiglia, suggerisce, parla ai cuori.
Franklyn è un film che vorrebbe parlare del Destino: vorrebbe dirci che le cose non accadono a caso, ma per un motivo. Perciò, anche le storie più disparate (e pure un po' disperate), più incredibilmente distanti, alla fine si intrecceranno, per dare vita a qualcosa che rappresenterà una sintesi migliore di quei singoli pezzi di tela che inizialmente erano sfilacciati.
Chi crede nel destino non può non avere una visione abbastanza panglossiana dell'esistenza, pur di fronte alla peggior evidenza. Diversamente, si punti una pistola in faccia e faccia a sè stesso quel che si merita: si spari.
Insomma, c'è un Destino, ma ciò non preclude l'esistenza del libero arbitrio e, ancor di più, la presenza di un Dio che regge, anzi che è, entrambe queste cose. Tematiche religiose e filosofiche molto interessanti, anche condivisibili per quanto mi riguarda, però il film è troppo incasinato e troppo debole…
e dopo che gli pompano dentro tutta sta roba, finisce inevitabilmente con l'esplodere come un palloncino.