tylerdurden73 8 / 10 22/04/2009 11:38:29 » Rispondi Film intelligente ed erroneamente accostato al filone della fantascienza distopica.In realtà con “Blade Runner” o “V per Vendetta” il debutto alla regia di Gerald Mc Morrow ha ben poco a che fare,ed infatti pare più associabile,solo per le ambientazioni,a lavori come “Dark City” o “Il Corvo”. “Franklyn” è un film criptico,almeno inizialmente,che se ne infischia di eventuali fallimenti al box-office proponendo una trama che richiede attenzione per essere compresa in ogni sua sfumatura.Trama della quale è giusto tacere per rischiare di non svelare importanti retroscena.Tutti molto interessanti i quattro protagonisti delle storie destinate ad incrociarsi,a partire dal vigilantes Preest,con maschera d’ordinanza davvero niente male,e la brava Eva Green ( sempre bellissima seppur in versione dimessa) nei panni di un’artista maledetta ed aspirante suicida.Il nutrito numero di indizi presenti stimola il ragionamento e l’interpretazione dei fatti,il mistero viene svelato in maniera esauriente solo nell’ultima mezz’ora dando il via a battute finali fortemente intrise di follia,solitudine e romanticismo. Senza essere rivoluzionario “Franklyn “ si può ritenere un film riuscito che affronta il tema della religione come mezzo di controllo sulle masse.McMorrow rappresenta un’umanità senza speranza che si affida a culti di ogni genere pur di trovare una ragione di vita,in un mondo in cui un dio impotente è costretto ad osservare o a limite indirizzare, senza però mai poter intervenire. Non si pensi però ad un film anticlericale,l'argomento è solo un mezzo per interpretare la condizione umana e la giostra cui essa è costretta.Azionata dalla potenza dell'amore e gestita dai capricci del fato,volenti o nolenti siamo costretti a provarla...con la speranza di aver azzeccato il giro giusto.
eraserhead 22/04/2009 13:30:03 » Rispondi “Franklyn “ si può ritenere un film riuscito che affronta il tema della religione come mezzo di controllo sulle masse
Certo,era una proiezione malsana della mente di Preest.McMorrow però induce a ragionare sull'essere umano,come questi riponga spesso nella fede ogni speranza e come tutto risulti effimero davanti alla volontà del destino,vero burattinaio dell'umanità.Tant'è che anche Dio,impersonato dal custode,non può nulla per fermarne il corso. In soldoni il regista spiega il suo punto di vista,la religione da considerarsi come entità manipolatrice e fasulla,il destino come elemento supremo della vita umana.Il tutto è celato attraverso la mente corrotta di Preest che però si fonde con la realtà andando così ad affrontare un argomento che potrebbe apparire solo superficiale ma che in realtà è il vero contenuto del film. Così almeno l'ho interpretato io,posso essermi sempre sbagliato :)
Secondo me invece lui si fa quel film nella testa perchè suo padre era ultrareligioso, da qui parte la società succube delle religioni Lui considerava il padre responsabile della morte della sorella, per cui si crea un mondo tutto suo dove la religione regna tiranna e i leader religiosi (suo padre) ammazzano le bambine innocenti (sua sorrata) Insomma non ci sono considerazioni da fare, è solo una storia Bruttina peraltro, ma questi sono gusti personali (Posto che nè dio nè il destino secondo me esistono, rendendo le presunte considerazioni di questo film per uno come me erronee o inutili) Però è sbagliata l'equazione "non è piaciuto questo film"--> "non apprezza il buon cinema" Secondo me questo non è buon cinema, è solo travestito da buon cinema Così almeno l'ho interpretato io, posso essermi sempre sbagliato, come giustamente dici tu
Si,ma il padre ultrareligioso e la morte della sorellina sono un pretesto per esporre un pensiero che a mio avviso sta alla base del film.Quanto all'esistenza di dio o del fato ognuno ha la sua opinione,McMorrow esprime la sua,che può essere più o meno condivisibile.Poi può darsi pure che il regista non volesse dire nulla,però a volte il cinema è magico perchè riesce a trasmettere delle sensazioni o dei messaggi difficilmente intelleggibili e non sempre voluti addirittura dallo stesso autore.A me piace andare oltre l'evidenza,cercare quel qualcosa in più,forse sarò esagerato... Quanto alla qualità del film rispetto la tua opinione,ci mancherebbe,comprendo che possa non piacere.E poi la tua è una critica costruttiva,basata su un tuo pensiero e non su idee campate per aria ed oggettivamente inconcludenti,per questo motivo accettabili.