caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

FRANKLYN regia di Gerald McMorrow

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Spotify     5½ / 10  07/09/2016 04:20:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fiacchissimo fantasy britannico-francese uscito nel 2008. Film che prende pochissimo, ha un andamento abbastanza macchinoso e suscita solo un interesse relativo nei confronti dello spettatore. Dei quattro episodi che vanno delineandosi all'interno della trama, solo un paio, sono leggermente più intriganti degli altri due e cioè vale a dire quello ambientato a "Città di Mezzo" e quello che vede protagonista la modella francese Eva Green. Le restanti vicende sono totalmente insipide, non trasmettono nulla. L'errore più grosso del regista, è stato che egli ha voluto mettere troppa carne al fuoco, col risultato scontato che qualcosa sarebbe stato trascurato. Ovviamente la storia più affascinante era senza dubbio quella di "Città di Mezzo", storia che infatti per certi versi convince, però al tempo stesso si vuole puntare fin troppo su essa, tanto da far sembrare ingombranti le altre vicende. Il ritmo è piuttosto blando, ci sono si, alcuni momenti piacevoli ma in generale McMorrow non si dimostra un fenomeno nel narrare con fluidità le varie vicende. Il finale è davvero brutto, innanzi tutto, nonostante si tratti di un fantasy, è poco credibile il modo di come si incontrano i vari personaggi e da qui si può vedere chiaramente come il director voleva si, far intrecciare le rispettive storie, ma nella maniera minima. Poi è un epilogo dove regna l'illogicità, oltre ad essere sbrigativo. Non si capisce dove regista voglia andare a parare, alla fine lo spettatore resta solo molto interdetto. Inoltre, tutta la vicenda che riguarda Jonathan Preest, si risolve in un modo troppo stereotipato e scontato. E nonostante la suddetta vicenda sia quella più interessante, manca tuttavia di suspense, non ci sono mai delle scene che sembra possano rappresentare la svolta della storia, al contrario, è tutto un continuo susseguirsi di situazioni che realmente non portano realmente da nessuna parte. La sceneggiatura ha enormi lacune, in quanto presta troppa attenzione sulle storie di Jonathan Preest e di Emilia, spesso gira intorno a se stessa, presenta parecchi episodi ripetitivi e ha una modestissima stesura dei personaggi. Neanche i dialoghi sono gran che, scontati e senza mordente. Da osservare ovviamente anche come viene scritto il finale, mamma mia ragazzi, roba da mettersi le mani nei capelli. D'altronde è un peccato, perchè le idee c'erano anche come ad esempio la fantomatica "Città di Mezzo" dove ognuno deve avere una propria religione oppure qualche buon colpo di scena come ad esempio quando si scopre il segreto che unisce Jonathan Preest ad Esser. Il problema però è che, per prima cosa, questi elementi non bastano a salvare l'intero screenplay e secondo non sono messi gran che sullo schermo. Il cast è senza infamia e senza lode, nessuno brilla e nessuno fa pena. Tra tutti, Eva Green è l'interprete che fa la performance migliore, c'è da dire anche il fatto che lo spettatore maschio viene rapito dal fascino oscuro dell'attrice francese e quindi ne esce fuori un giudizio più morbido XD. Comunque le espressioni sono dignitose e l'esplicazione dei dialoghi non è malaccio. Ryan Philippe fa il compito suo, in definitiva è abbastanza anonimo però ho visto di peggio. Gli altri attori non dicono niente. Tra le cose più riuscite, c'è una buona direzione degli attori, resi per lo meno piuttosto credibili e di conseguenza abbiamo una dignitosa caratterizzazione dei personaggi, almeno una parte di essi, e cioè Jonathan Preest e Emilia. La maschera del primo però è una scelta che non ho condiviso, poteva essere una trovata interessante e invece è solo una pacchianata. La fotografia non dispiace, poteva essere anche migliore. Dopotutto, evoca a tratti una piacevole atmosfera gotica ed è ben usata, specialmente nell'episodio riguardante Emilia. La scenografia si fa notare per la realizzazione di "Città di Mezzo". Beh, esteticamente l'immaginaria metropoli è realizzata bene, molto dark, rispecchia bene la vicenda che si consuma al suo interno. Si sposa bene con la fotografia e ha un'aura possente.

Conclusione: fantasy/thriller che si dimentica facilmente, alla fine non lascia nulla. Alcuni elementi sono convincenti si, ma in se per se, "Franklyn" è una pellicola mediocre. 5,5 e mi mantengo alto.