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MANHATTAN regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     9 / 10  09/07/2008 00:22:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“Lui è un genio, la tua amica è un genio, il tuo ex-marito è un genio... Ma lo sai che conosci un sacco di geni tu? Frequenta qualche cretino, ogni tanto; imparerai qualcosa “

Grande opera del maestro Allen che ancora una volta dirige, scrive e interpreta una grande pellicola.
Diretta nel 1979, Manhattan, segue di soli due anni il grande successo e pluripremiato Io e Annie e di solo un anno lo spartiacque Interiors (1978). Infatti è proprio da quest'ultimo che si passa dall'Allen comico a quello molto più riflessivo, amaro e drammatico.
Mahattan è un film stupendo, grazie o probabilmente soprattutto ad una confezione formale che fa del bianco e nero un mezzo per la rappresentazione divina di una città splendida come New York.
Ritornano i temi dell'amore e delle donne alleniane, i tradimenti, le nevrosi le indecisioni e la solitudine di uno scrittore/sceneggiatore nella grande mela. Ma lo sguardo di Allen verso la propria città è sognante e fanciullesco, completamente trasportato dall'amore verso la sua città, quasi idealizzata in quest'opera e soprattutto in alcune sue sequenze.
Meravigliosa come sempre la Keaton e spettacolare la Hemingway con quegli occhioni sognanti e pieni di speranza sull'avvenire.
Stiamo parlando di film di alto livello ma personalmente preferisco, seppur di poco, Io e Annie. Perde si, nel confronto tecnico ,ma probabilmente guadagna sullo script più pungente , senza dubbio più cinico e meno sognante.
Anche in Mahattan, così come in Io e Annie, l'accenno al maestro Bergman è più volte fatto.

“Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un'ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me,io direi,il buon vecchio Groucho Marx tanto per dirne una, e Joe DiMaggio e il secondo movimento della sinfonia Jupiter, Louis Amstrong, l'incisione Potato Head Blues, i film svedesi naturalmente, L'educazione sentimentale di Flaubert, Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere dipinte da Cèzanne, i granchi da Sam Wo, il viso di Tracy... “