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MANHATTAN regia di Woody Allen

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martina74     9½ / 10  09/03/2007 15:58:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Tu ti credi D.Io..."
"A qualcuno devo pur ispirarmi."

Egocentrico e nevrotico, ecco Woody Allen alle prese con la sua amatissima città e con un piccolo campionario dei suoi abitanti, occupati in faccende effimere ma totalizzanti, come stare "seduti su un tappeto con vino e formaggio, storpiando parole come 'gnoseologia'", partecipare a mostre, eventi, cocktail, conversazioni futili eppure importantissime, comprare auto, tenere il piede in due scarpe, terminare libri interminabili.
"Manhattan" è questo: guardare amorevolmente architetture inconfondibili e magnificamente fotografate e spiare dal buco della serratura un salotto in penombra dove due persone tanto differenti cercano un punto d'incontro (o di scontro), partecipare a vite incomplete, ridere ma anche con un po' di malinconia.
Tenerissimo il personaggio di Mariel Hemingway, saggia nella sua gionivezza.