stefano76 8½ / 10 27/05/2006 23:59:49 » Rispondi Questo film è un vero e proprio atto d'amore di Allen verso la sua New York, un atto d'amore passionale e sincero (si veda il bellissimo inizio). Ogni inquadratura trasuda New York, in ogni sequenza la presenza della città, con i suoi edifici, grattacieli, gallerie d'arte, parchi, bar, ponti, strade è palpabile in maniera inequivocabile.
In quest'ambientazione inconfondibile, Allen inserisce il suo personaggio, come spesso accade nei suoi film, intellettuale seduttore e tormentato da nevrosi. Per l'occasione ripesca la coppia se stesso/Diane Keaton di Io e Annie e, anche se non con la stessa efficacia, ci racconta anche in questo caso la storia di amori difficili che, in una città dominata dal caos e dalla nevrosi, non possono che avere conclusioni amare.
Bellissima la sequenza in cui Allen discute con il suo migliore amico nell'aula di scienze, al fianco di uno scheletro di Neandertal e stupendo e toccante il finale, con la bellissima frase che, pronunciata dal personaggio più candido di tutti, la 17enne non ancora contagiata dall'implacabile difficoltà della vita, suona ancora più amara: "Bisogna fidarsi della gente".
Grande regia, completamente impegnata ad esaltare la città di New York, ed efficace fotografia in bianco e nero.