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IL CATTIVO TENENTE regia di Abel Ferrara

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Woodman     9½ / 10  26/07/2013 17:58:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei più bei film mai visti. Il sublime e l'osceno, davvero, stavolta davvero. Senza mezze misure. E con una disperazione così autentica, carnale, destabilizzante. Un Ferrara potente e un Keitel mostruoso, una performance disumana, estremamente dolorosa. E' un film in cui si percepisce subito il vero, una straniante ma al tempo stesso familiare atmosfera. E' una magia cinematografica che riesce solo ai grandi maestri. Credo inoltre che valga la pena di acquistare l'edizione dvd della RaroVideo, che contiene un documentario strepitoso e una curatissima, esaltata e esaltante presentazione scritta di Boris Sollazzo. Capita di rado che mi ritrovi a condividere ogni punto di vista rivolto ad una pellicola. E' il caso del "Cattivo tenente" di Ferrara, film aperto a tutte le possibili valutazioni, letture e controversie. Un'opera mastodontica, assolutamente geniale. Non saprei dire se è un precursore o qualcos'altro, ma è di certo un film imponente indimenticabile, da ricordare. Decisamente superiore a quella sorta di finto remake firmato da Herzog, tutto sommato buono. Ma non certo un capolavoro quasi perfetto come questo.
Menzione speciale per il doppiaggio di Rodolfo Bianchi, che non ho assolutamente trovato pessimo, anzi.. Ma qualcuno davvero sostiene che a quel dannato peccatore sarebbe calzata meglio la voce italiana consueta di Keitel, e cioè Ennio Coltorti? Oppure Pietro Biondi? Ma per cortesia.
Inoltre trovo assolutamente realistiche le scene di "sballo", le tirate di Keitel sono assolutamente credibili, così come i suoi atteggiamenti. A momenti ho perfino provato nausea io nel vederlo. Un attore eccezionale, davvero. Controllando i premi si viene a scoprire che ha ricevuto solo un Indipendent Spirit Award, una atroce presa per il cu.lo. Quell'anno l'Oscar era suo. Senza se e senza ma.

Attori buoni (ma è tutta tappezzeria, non certo inutile, ma tappezzeria.. potevano infilarci anche Asia Argento e non succedeva niente), sceneggiatura coi fiocchi, grande e non convenzionale il plot, sviluppato benissimo anche da regia e battute (spesso formidabili), straripanza di messaggi, rimandi, orgasmi come estasi, sofferenza acuta, squallore da premio Nobel. Sequenza in chiesa prima della parte finale assai bella, così come il pre finale, con i due "sacchi di *****". "Se pensate di non salire su quell'autobus allora non avete capito un *****!". E il finale. Che dire? La ciliegina sulla torta, il coronamento, l'apoteosi. Stupendo.

Mistico, sporco e brutale, ma anche profondo, irritante, disperato.

Uno dei miei film preferiti in assoluto.