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CARRIE - LO SGUARDO DI SATANA regia di Brian De Palma

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Manticora     8½ / 10  05/12/2014 19:48:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il primo libro di Stephen King viene trasposto in un film dal giovane Brian De Palma, è non delude. Il regista si confronta con un libro interessante e giustamente sceglie un approccio non certo debole. La repressione sessuale a cui Carrie è asservita passa per contro alla mancanza di inibizioni delle compagne di scuola, che sono delle normali liceali, capeggiate dalla sensuale ma perfida Nancy Allen, De Palma ritrae uno spaccato dell'america ante litteram, mostrando la misoginia piccolo borghese dei maschi, tra cui il preside e il bello John Travolta. In contrasto con l'ingenuità del biondo Mark, l'ingenuità di Carrie(una Sissiy Spacey in parte). E mentre l'insegnante di ginnastica cerca di supportare la povera ragazza, purtroppo rimane schiacciata dalla fanatica figura di Piper Laurie, la madre, che schiacciata dal suo odio per il sesso vuole segregare la figlia, per non farla diventare una peccatrice, e qui la dimensione paranormale rende Carrie finalmente una persona autonoma, che prende coraggio dai suoi poteri, per poi perdere il controllo quando sembrava che il suo mondo

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Invece il perfido scherzo di Nancy Allen provocherà la reazione della ragazza, che scatenando i suoi poteri telecinetici

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E qui De Palma dà una lezione di cinema difficilmente uguagliabile all'epoca, usando lo Split Screen e dividendo l'azione crescente, denotando l'amplificazione dei poteri della ragazza.

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Il finale è un esempio di suspence, mentre Carrie si lava è palese l'omaggio a Psyco, il cui regista De Palma ha omaggiato più volte nelle sue opere.
Il colpo di scena finale quando lo vidi la prima volta mi fece saltare, ancora una volta De Palma riesce a dare una sua ottica all'opera di King senza traumatizzare il materiale, e soprattutto riuscendo a raccontare LA STORIA.
"io odio Carrie White"