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CARRIE - LO SGUARDO DI SATANA regia di Brian De Palma

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Peanuts02     10 / 10  13/07/2017 21:54:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

ALLERTA SPOILER, LA SEGUENTE RECENSIONE CONTERRA' SPOILER


non ho parole per esprimere tutta la gratitudine che devo a questa pellicola.
Stephen King e Brian De Palma formano un binomio geniale che riesce a narrare la drammatica e triste vicenda di Carrie White, lo zimbello del Chamberlain.
Partiamo dalla recitazione, uno dei fiori all'occhiello di questo capolavoro.
SIssy Spacek, all'epoca ventiseienne, riesce ad essere credibilissima nel suo ruolo da ragazzina afflitta da repressioni e umiliazioni.
Con il suo talento la Spacek riesce a costruire un personaggio per il quale proviamo simpatia, disgusto, pena e paura. I suoi occhi di un celeste cristallino si stamperanno nella memoria di generazioni di spettatori, prima come occhi straziati e sfuggevoli, gli occhi di una preda braccata da un cacciatore, poi come occhi carichi di odio, rabbia e desiderio di vendetta assoluta su chi l'ha sempre vessata e su chi non ha mosso un dito per aiutarla.
Piper Laurie traspone una Margaret White fisicamente piacente, in netto contrasto con la massiccia e sgradevole Margaret del romanzo, eppure riesce ad infarcirla di una follia che prima si manifesta a sprazzi in momenti particolari, rimanendo lo stesso celata anche nei momenti di maggiore lucidità, ma che esploderà nella memorabile sequenza del faccia a faccia tra madre e figlia.
Betty Buckley non è la perfetta rappresentazione dell'insegnante che troviamo nel romanzo. Nello scritto è una donna giovane e carina, dai modi bruschi e anche piuttosto sbarazzini, mentre qui è molto più come una mamma, quasi una rappresentazione della figura materna che è sempre mancata a Carrie. Ma nell'iconica scena della doccia di sangue quest'alone di innocenza e di bontà si sgretola pronto a rivelare il volto di un'altra aguzzina felice per la sofferenza di una ragazza innocente.
Amy Irving è invece un personaggio con poco screen-time rispetto a quello del romanzo, ma la sua performance è ottima nei panni di una ragazza che forse non è tanto buona e dolce come vuole apparire.
Nancy Allen in questo film è un personaggio che si fa odiare da qualsiasi spettatore: è crudele, crudele come solo un essere umano può essere, e questo non addolcisce affatto la pillola.
Gli spettatori odiano il personaggio di Chris, lo odiano per la sua crudeltà gratuita, ma sanno anche di non essere stati molto diversi da lei in alcuni momenti in cui hanno compiuto atti che ritenevano essere semplici scherzi, ma che in effetti hanno comportato il dolore di qualcun altro.
John Travolta interpreta una macchietta piuttosto stereotipata, ma comunque risulta odiabile quanto la fidanzata.

La regia è da pelle d'oca, puro De Palma in piena forma!
Ogni inquadratura sembra essere stata studiata in maniera maniacale prima che si iniziasse a girare, risultando però un'immersione in una realtà tipica di tutti i giorni, che cattura lo spettatore mettendolo di fronte ad un dramma di cui è diretto partecipe, sia metaforicamente che non.
ogni singolo frame riesce a lanciarci negli occhi le emozioni che i personaggi provano: isolamento, ansia, angoscia, disgusto e disperazione, emozioni negative ma anche più reali e comuni di quelle positive.
De Palma riesce ad adattare alla perfezione i simbolismi scelti da King nel suo romanzo, soprattutto nel dualismo della scena iniziale delle docce e della sequenza del ballo.
All'inizio è tutto quieto ed incantevole, la musica magistrale di Pino Donaggio rievoca una romanza spensierata e trasognante. sotto le docce le ragazze si muovono in sinuose curve arricchite dall'erotismo dei loro nudi, mentre nel ballo scolastico i colori e le decorazioni si riflettono sui volti gioiosi dei personaggi, in un'atmosfera da sogno. Entrambe le scene sembravano semplicemente bei momenti destinati ad avere la loro durata, ma che mai si sarebbe aspettato che sarebbero stati seguiti da un qualcosa di così diametralmente opposto.
Carrie scopre il flusso del sangue mestruale (sostanza impura per antonomasia) e chiede l'aiuto delle sue compagne, ma otterrà solo umiliazione e dolore in una sequenza disgustosamente grottesca. Siamo in una scuola, eppure sembra di trovarsi in un villaggio primitivo dove la mestruata viene sbeffeggiata ed emarginata.
Nella sequenza del ballo, invece, seguiamo la marcia trionfale di Carrie e Tommy verso il palco. Vediamo la commozione e le lacrime di gioia negli occhi di Carrie, senz'altro le prime lacrime di gioia della sua vita, ma che saranno seguite da lacrime di disperazione.
Ma la suspance cresce lentamente in un momento di giusta ispirazione da parte del maestro Hitchcock. Vediamo bene il secchio di sangue, ma sappiamo anche che Carrie è ignara di tutto. Vorremo entrare nello schermo, gridarle di non salire su quel trono, ma non possiamo. Carrie verrà umiliata per l'ennesima volta, ma questa volta verrà toccata una corda ancora più intima del suo afflitto animo
Il sangue tronca di netto l'atmosfera sa sogno, così come aveva fatto alle docce, e quella che prima era una palestra addobbata per un ballo diventa un grottesco teatrino degli orrori, dove una ragazza imbrattata di sangue suino viene derisa mentre versa lacrime di dolore. E' una scena straziante, da togliere il fiato ad ogni spettatore.
Carrie però avverte qualcosa scoppiarle dentro, come se il vaso ,che a lungo ha contenuto ogni dolore ed umiliazione, stia per traboccare in un impeto di furia senza paragoni.
Le luci, che prima giocavano sulle tinte azzurre, verdi, arancioni e rosate, divengono rosse per pura volontà di una furiosa Carrie.
E ha inizio il massacro; Carrie finalmente fa ciò che per anni ha sempre desiderato fare ma che ha sempre represso. Nulla la può più fermare, né le suppliche della Signorina Collins, che verrà schiacciata dall'impalcatura, né l'auto di Billy Nolan, pronto ad ucciderla.
Quando ritorna a casa, però, crolla nuovamente, stavolta in tristezza anziché in rabbia. Solo la madre sembra volerla aiutare, ma anch'ella la pugnalerà (letteralmente) alle spalle.
Ma Carrie ha la meglio anche sulla madre, e disperata piangerà per le sue azioni, e deciderà di togliersi la vita, consapevole oramai che per lei non è destinata esistere la pace, in questo mondo dove l'uomo fa soffrire l'uomo per puro godimento personale.

E, quando tutto sembra finito, De Palma sconvolge il pubblico di tutto il mondo con quello che è considerato uno dei finali più belli di tutta la storia del cinema.