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JCVD regia di Mabrouk El Mechri

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Angel Heart     9 / 10  01/12/2010 20:33:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente, anche Van Damme (my n.1 hero) ha avuto la sua chance: dimostrare a tutti che sa recitare. Obiettivo centrato in pieno (anche se secondo me lo aveva gia' centrato in "Until Death"). Con un'idea semplicemente geniale, ovvero prendere parti autobiografiche dell'artista mischiate ad una trama simil "Quel Pomeriggio Di Un Giorno Da Cani" (con tanto di sosia di John Cazale), il generoso regista Mabrouk El Mechri (che si ritaglia anche la parte di uno dei rapinatori), confeziona un film tecnicamente e visivamente affascinante (splendida la chiara ma tiepida fotografia), curato in ogni minimo dettaglio, e coinvolgente dall'inizio alla fine.
Intelligentemente satirico verso il mondo Hollywoodiano (memorabile l'inizio in cui il protagonista si lamenta, data l'eta', per il fatto di non essere piu' in grado di girare un'intera scena d'azione in un'unica sequenza), e divertentissimo per come fa beffa dei cliche', delle credenze e dei stereotipi che fan, pubblico e critica hanno costruito attorno a un'imprigionato Jean Claude nel corso degli anni (vedere l'esilarante scena della sigaretta, o l'eccellente doppio epilogo in rewind della posta), qui ci troviamo di fronte, senza dubbio alcuno, al piu' importante film del protagonista; ammirevole dall'inizio per l'aver preso parte ad un progetto cosi' delicato, coraggioso per come lancia in pasto al pubblico ogni suo problema personale senza vergogna, grandioso per come affronta ogni singola situazione senza compiacimenti e con la giusta dose di ironia e malinconia. Tutti elementi che verranno poi riassunti nella scena piu' bella e fondamentale del film, cioe' il toccante, sincero e sofferto monologo (rivolto a noi, a se' stesso, e al suo Dio) dove Van Damme (prendendosi cinque minuti isolato da tutto e tutti) mette a nudo la propria anima, come attore e come uomo, riflettendo sulla vita, sulle proprie colpe, i propri errori passati, e sulla consapevolezza (awareness, da qui "aware") di essersi meritato tutto quello che gli e' accaduto nel corso del cammino (i problemi legali con mogli e figli, un pubblico e una critica che lo ha all'inizio creato e poi, sempre ai suoi occhi, giustamente distrutto, ecc...). Una confessione onesta e commovente dalla prima all'ultima parola a cui sara' impossibile rimanere indifferenti, specie per chi, come me, ha seguito e amato questo mito fin dagli esordi.
Insomma, un'opera fresca, geniale, divertente (belle le frecciatine a Seagal o a John Woo) e ricca di emozioni, in cui il regista dimostra il totale apprezzamento e devozione verso Jean Claude (non a caso, uno dei rapinatori - per l'esattezza, il regista stesso - e' un grande fan di Van Damme, e quando questo disperato si presenta alla porta della posta mentre la rapina e' in corso, il balordo fa di tutto pur di non farlo entrare ed evitargli casini).
Da vedere ad ogni costo, fan o meno di Van Damme. IO AMO QUEST'UOMO!!!

Nota: Da carcerare la pessima distribuzione internazionale, che ha pubblicizzato il film pochissimo e lo ha rilasciato direct-to-dvd in gran parte del mondo... togliendo cosi' a Van Damme la possibilita' (meritatissima) di una potenziale rinascita come quella del collega Mickey Rourke (my n. 3 hero).
Clint Eastwood  12/12/2010 22:21:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eccolo anche questo commento, sincero come sempre. Hai dato un bel voto, personalmente mi sono fermato per un buon 8 se ricordo, però devo ammettere che IL MONOLOGO è da 10, sono brividi sulla schiena di un mito della mia infanzia. Adoro queste rinascite peccato che poi come dici te ha goduto una povera distribuzione e Jean Claude è tornato alla solita routine girando "per vivere".

E il hero nr. 2 ?
Angel Heart  12/12/2010 23:58:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie. Diciamo che i film sarebbe da 8 si (credo che tu abbia dato il voto giusto), pero' per l'impegno e - ovviamente - per affetto personale, ho aggiunto un punticino in piu'.
My nr. 2 hero? Lo Stallone Italiano!
Clint Eastwood  13/12/2010 17:46:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho capito, ti accontenti di poco. :) Condivido, però nella mia lista il gradino più alto del podio nessuno non lo toglie a Dirty Harry.