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JCVD regia di Mabrouk El Mechri

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BlackNight90     8½ / 10  15/08/2009 03:15:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Van Damme mi è sempre stato abbastanza indifferente, ho visto pochissimi suoi film che dimenticavo il giorno stesso (comunque lo preferisco di parecchio a quel fesso di Seagal, che qui viene preso giustamente per il cu.lo): in questo film è indimenticabile.
Una sincera e commossa confessione, il momento per un uomo di 47 anni di fermarsi, fare una pausa e fare un bilancio della propria vita: crisi di mezza età? volendo, ma poi chi se ne importa, quello che rimane è un filmone meta-cinematografico realizzato in maniera eccellente, con una fotografia giustissima vista l'aria che tira nel film, con sequenze che se quasi tutti hanno citato ci sarà un motivo: il lungo piano sequenza iniziale (perfino la canzone è azzeccatissima), il monologo di Van Damme e i due finali, uno tipico dei suoi film, l'altro amaramente reale. La sorpresa ovviamente è lui, Jean-Claude, pazzescamente bravo dall'inizio alla fine, le rughe devono avergli dato il dono della recitazione: tranne nel suo monologo, dove non recita più ma è lui come uomo, sconfitto e bastonato da se stesso e dalla vita, che si mette a nudo e si confessa, senza cercare giustificazioni. Forse i suoi pensieri sono un poco inegnui, ma la sincerità e l'onestà vanno premiate.