da cui De Palma prende, nell'ordine: la fobia del protagonista, trasformandola da vertigini a claustrofobia; l'omicidio realizzato con uno scambio di donne; il testimone "involontariamente" complice dell'omicidio; la conoscenza e l'uso a suo vantaggio, da parte dell'assassino, della fobia del protagonista.
aggiungete una buona dose de "La Finestra sul Cortile",
da cui De Palma prende pari pari la prima parte dell'omicidio di Gloria, quando l'assassino la assale alle spalle e tenta di strangolarla col filo del telefono.
condite il tutto con una salsa kitsch anni '80 comprensiva di ambientazione porno-horror, ed ecco a voi il film. Non è una novità che Brian De palma sia un fan di Alfred Hitchcock: il suo cinema è pieno di citazioni e rimandi al grande maestro americano, da "Complesso di Colpa" a "Black Dahlia"; ma qui non si parla più di spunti o omaggi, questa sceneggiatura è un vero e proprio plagio! Non solo, anche parecchie inquadrature sono identiche a quelle dei capolavori originali a cui sono "ispirate". Come se non bastasse, la trama a volte è un po' troppo "facilona" e forzata nel suo svolgimento, nonché ridicola in alcuni passaggi: