kowalsky 8 / 10 08/04/2009 19:45:25 » Rispondi Per certi versi è il più bel film intimista degli ultimi anni, ricco di riferimenti cinematografici e letterari (Kaurismaki, T. Williams, Dostoevskji v. Le notti bianche - il free cinema inglese John Fante etc.) trasportati ai nostri giorni contemporanei... ripeto: mi è difficile giudicare obiettivamente un film tanto intenso, capace di raccontare in modo perfetto il dolore e diventarne (suo malgrado) antidoto ad esso. Non riesco a trovare un solo difetto davanti alla superba prova degli attori a quell'opprimente necessità di "volare" che (neanche troppo metaforicamente) ci svela tutta l'empatia che possiamo provare nei confronti di Leonard (un depresso atipico, in fondo). "Non permettere mai a nessuno di scoraggiarti", quante volte avrei voluto sentire in un film una frase come questa, senza che possa dominare il sospetto che sia gratuita? Invece Gray spoglia i personaggi, li mette a nudo, li costringe a rivelarsi anche in tutto ciò che non dicono e probabilmente esagera nelle sue pretese: quando per esempio Leonard dichiara apertamente il suo amore alla vicina c'è un'eccesso di recitazione, improvvisamente sembra di ritrovare tutta l'enfasi da Actor's studio di tanti tanti lustri fa. Ma quanto mi sono ritrovato in Leonard, in quel bisogno di respirare la ricerca della felicità (non proprio alla maniera di Muccino eh) e quanto mi sono sentito soffocare davanti al "vorrei solo che tu sia felice" della madre (Isabella Rossellini, sorprendente e irriconoscibile). Un film che insegna ad accettare l'amore COMUNQUE non può mai essere banale, al di là dei contesti hollywoodiani imposti (attori bravi ma troppo illustri). Una doccia di pura intensità che non proverò per molto tempo, forse
suzuki71 15/04/2009 11:33:53 » Rispondi Quando la madre incontra il figlio che fugge e gli chiede direttamente "Stai partendo?" e "Vai via con lei?".. quella è una scena meravigliosa, a rappresentare come ogni madre capisce ogni più intimo segreto dei prorpi figli e arriva direttamente al centro delle cose.
williamdollace 14/04/2009 01:29:28 » Rispondi sono molto d'accordo con te. e vogliamo parlare della primissima immagine, non sequenza, immagine da tragedia greca? quella figura che si staglia in un cielo grigio?