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UP regia di Pete Docter, Bob Peterson

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fede77     8½ / 10  14/04/2010 18:54:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prima parte ha qualcosa di unico e stupendo: triste e forte allo stesso tempo, come può esserlo solo la vita di una coppia che si è amata per anni e che poi si è divisa, unita ora solo dalla forza dei ricordi. Triste perché è spesso triste la vita di un anziano, con lo sguardo rivolto al passato, ed ormai schiacciato dalla modernità che avanza e dall'incomprensione, o dal fastidio, dei più giovani. Forte perché i ricordi di una vita, le promesse di gioventù, gli obiettivi mancati e la voglia, nonostante l'età, di ottenerli, sia pure per ottemperare ad un giuramento sentimentale, è proprio la forza che serve ancora ll'uomo per tirare avanti. L'incontro poetico col piccolo esploratore, pieno di gioia e di volontà nel "dare una mano", non sapendo ancora cosa significhi realmente; pieno anche dell'ingenuità e dell'imbranatezza dei più piccoli, sarà la linfa e il sangue nuovo per alimentare, ancora una volta, la perseveranza e la volontà del "comandante".
Purtroppo, a mio parere, perde quell'aura di poeticità e sentimento quando il duetto raggiunge la meta e si introduce il fattore azione/avventura, come quello del "cattivone di turno"....un po' troppo sotto tono la parte del branco di cani di razza (un po' assurdo) in piena Amazzonia. Un po' scopiazzato dal primo "L'Era Glaciale" (2002, di Chris Wedge) la parte del cane Dug che cambia bandiera; ed ancora un po' incomprensibile la vicenda dell'esploratore malvagio (ma quanti anni avrebbe, se già il protagonista è anziano ed è stato il suo idolo di gioventù?? Tipo 130?? Mah), coi servi intelligenti quadrupedi anche qui molto simile al precedente cartoon.
Nonostante questo, il grafico della parabola riprende a salire andando verso il finale, quest'ultimo una vera lezione morale per i più giovani ed anche per i più anziani.
Cartoon quindi, con un duplice target: per i più piccoli, nell'obiettivo di divertire nella parte centrale e far imparare cosa sia il rispetto per i più attempati; per papà/nonni, nell'evocare i sentimenti e le rimembranze di gioventù, come nel far tesoro della gioia di vivere dei bambini, trovando anche un sostegno psicologico in una fase critica della vita.

Come "Ratatouille" (2007, di Brad Bird) ha la morale nell'apprezzare la buona cucina e i cibi sani e poco elaborati (probabilmente quasi un "mea culpa" per i Paesi anglofoni); come "Wall-E" (2008, di Andrew Stanton) ha il messaggio di un amore senza nessun tipo di confine fisico e del rispetto per la natura; "Up" dà l'ottimo insegnamento ai bambini del rispetto per la terza età (e viceversa) e del rispetto per gli animali.

Certo, sperando che i palloncini siano biodegradabili, ma non ci conto molto :-)

Altro centro per "la casa dei miracoli" Pixar, ma uno-due gradini in meno rispetto al suo precedente capolavoro.