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FUORI ORARIO regia di Martin Scorsese

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ZanoDenis     9 / 10  29/04/2015 16:03:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ed eccomi a commentare quest'ennesima perla di Scorsese.
Possiamo parlare di un film ibrido, abbastanza ibrido nella filmografia del regista newyorkese, infatti se da un lato il film è molto diverso dai suoi soliti standard stilistici, e anche come temi trattati, sul lato delle ambientazioni è molto simile a parecchi suoi film.
Probabilmente è un dei film più verso il grottesco che Scorsese abbia mai diretto, è tutto molto bizzarro, la sceneggiatura, a mio parere perfetta, presenta parecchi momenti sopra le righe, esaltando lo spirito grottesco e autoironico del film, anche se successivamente vedremo parecchie opere di Scorsese a sfondo ironico, questo probabilmente è un dei suoi esperimenti più rischiosi, e allo stesso tempo meglio riusciti della sua carriera.
Sul versante della ambientazioni invece rimane molto fedele al suo stile, probabilmente punto forte del film, e di buona parte della carriera del regista è questa rappresentazione della New York notturna, come gia era avvenuto in "Taxi Driver", qui la mostra da un punto di vista abbastanza simile, forse meno malfamata, forse non intende fare una critica seria come accadeva nel film del 76, ma più ironizzare verso parecchi soggetti grotteschi che appaiono nel film, ma comunque sia non si può negare che l'ambientazione qui sia uno dei maggiori punti di forza del film, suggestiva al massimo, quelle luci al neon, quella sensazione di metropoli malfamata, quella capacità del regista di farti immergere direttamente in quella stupenda o orrenda realtà, dipende di punti di vista.
Il nostro protagonista (che per la prima volta dopo molto tempo non è De Niro) si troverà tentato da due ragazze che lo invitano a casa loro, da li in poi, già partendo dal viaggio di andata, inizieranno le peripezie del giovane.
La sceneggiatura un intreccio perfetto, certo non si può dire che sia realistica, anzi è proprio quello il punto forte del racconto, è tutto affidato al caso, sarà il caso a cacciare nei guai più volte il protagonista e sarà il caso a riportarlo nella sua normalità, tuttavia è incredibile come in fin dei conti tutto coincida, durante lo scorrere della vicenda si vedono parecchi personaggi, tutti con una funzione fondamentale, tutti che avranno uno scopo ben preciso, tutti collegati incredibilmente tra loro, il protagonista, ma anche loro stessi, saranno inconsapevoli di questo, tutto sembra dominato da una forza superiore, il caso, e anche il suo anagramma caos, regneranno, regneranno sovrani per tutto il film, enigmatico e significativo quando ad un certo punto il protagonista si rivolge a Dio, dopo diverse peripezie e chiederà: "Cosa vuoi da me? Che ti ho fatto? Sono solo un programmatore di computer!".
Tutto il film è basato su questi semplici elementi, tutti efficaci, tutti che creano un atmosfera incredibile, sarebbe quasi impossibile assegnare un genere a questo film, dato che li passa tutti, riesce ad essere un dramma, ma anche una commedia, nera, parecchio nera, riesce ad avere un intreccio da thriller e delle situazioni da grottesco, riesce a svolgere tutti i compiti prefissati in maniera perfetta.
Personalmente è uno dei miei preferiti di Scorsese. Una perla, da vedere.