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L'ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO regia di Martin Scorsese

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Romi     9 / 10  27/08/2011 09:31:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un film del 1988, diretto da Martin Scorsese, tratto dal romanzo (1960) "The last temptation" di Nikos Kazantzakis.
Chi si accinge alla visione di questo film non dovrebbe aspettarsi una classica rappresentazione della vita di Gesù Cristo secondo i Vangeli Canonici, perché altrimenti ne rimarrebbe deluso. Il film è una rappresentazione del suddetto romanzo teso a dare un'interpretazione soggettiva e quindi anche immaginativa di ciò che sarebbe stata l'umanità di Cristo, ovvero di come sia stata vissuta da Gesù uomo/Dio.
Il film ha subito molte critiche, accusato di blasfemia, ma secondo il mio parere non ha nulla di blasfemo, anzi….
E' un film affascinante, forse è un'umanità troppo dubbiosa e fragile quella rappresentata dalla fantasia dello scrittore, ma non è negata la sua parte divina.
Il probabile innamoramento di Gesù/uomo verso Maria Maddalena, non esclude la sua santità o la sua parte divina, nonché la sua vera missione.
Nella parte finale del film si potrebbe, in un primo tempo, cadere nel sospetto di blasfemia (per chi ci crede naturalmente) ma poi tutto si ribalta. Ecco l'ultima tentazione ad opera di un angelo custode (satana): Gesù indotto a sposarsi, ad avere figli, a vivere una vita comune, a non essere più il messia tanto atteso.
Si assiste allora alla vita di un uomo comune sposato prima con Maddalena, poi con la sorella di Lazzaro e apparentemente soddisfatto. Splendido l'incontro con San Paolo a cui Gesù dice di predicare il falso, che lui è ancora vivo e non è il messia. Ma per San Paolo non ha importanza chi esso sia, perché è la parola del vangelo che conta e di cui hanno bisogno gli uomini, sottolineando il fatto che il Gesù che conosce lui è molto più forte, più potente, quasi a ricordargli di aver dimenticato, di aver perso fiducia nel Padre.
Si assiste poi ad un Gesù morente di vecchiaia nel suo letto, visitato dai suoi stessi apostoli che hanno continuato a divulgare la sua parola anche se Lui ha dimenticato tutti. In particolare Giuda lo accusa con forza dicendogli "traditore", di aver smarrito la via e che quell'angelo che lo ha convinto a non sacrificarsi più non era altro che satana. Ecco che il Figlio dell'Uomo si ritrova in croce (come se avesse tutto sognato) finalmente forte e felice di adempiere la sua missione, di salvare l'umanità.