Filman 7½ / 10 22/11/2019 22:52:30 » Rispondi Silenzio e misticismo avvolgono KUNDUN come se la sua visione fosse un rito e lo spettatore assorto in preghiera. Ci si chiede se sia più insolito che un cristiano devoto come Martin Scorsese abbia diretto un film sul Dalai Lama o se un regista modernissimo come Martin Scorsese abbia diretto un film così narrativamente solenne. In realtà l'autore dirige con tale profondità perché il tema religioso lo prevede e perché lui lo rispetta, e questo rende la pellicola affascinante al di là dell'interesse rivolto al contesto narrato, mentre la figura della reincarnazione del Buddha subisce una "cristonificazione" per il quale sconta la pena per gli altrui mali. La maestria del regista non esclude la sua flessibilità.