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CACCIA AL LADRO regia di Alfred Hitchcock

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amterme63     7½ / 10  30/01/2009 22:52:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me stavolta Hitchcock ha concesso troppo al gusto estetico dell’epoca, confezionando un’opera molto curata e visivamente sublime, ma mancante di autenticità umana e addirittura di vera suspence. Sembra quasi che l’irrequieto regista, nella sua mania di sperimentare, contaminare, raffinare gli stili in uso all’epoca, abbia voluto dare un esempio di come si possa conciliare la commedia brillante con i colpi di scena e le sorprese tipiche dei thriller. Ne è venuta fuori un’opera che non è né carne né pesce (anche se l’aspetto a commedia è quello prevalente). Sia ben chiaro che è pur sempre un film molto divertente e ben fatto, si nota però una certa artificiosità che alla lunga squalifica un po’ il tutto. Tanto più che questo film viene dopo due grandi opere come “Il delitto perfetto” e “La finestra sul cortile” e questo non depone a favore.
Molte cose saltano all’occhio. I personaggi ad esempio sono piuttosto stereotipati e convenzionali. L’ambientazione (bellissima) dà molto l’impressione di cartolina. Anche lo svolgimento è piuttosto artificioso e a volte poco plausibile o mal spiegabile. Molte sono le coincidenze e i virtuosismi dei protagonisti. In poche parole nelle persone rappresentate prevale il personaggio, il ruolo, sull’interiorità e sull’autenticità umana. Lo si vede chiaramente da come viene trattato l’amore. E’ qualcosa che nasce all’improvviso, quasi su due piedi, come per magia. Viene poi trattato in maniera molto stilizzata con continui tira e molla, in punta di fioretto. Questo era il modo con cui amava divertirsi una certa parte del pubblico all’epoca: attori belli, posti da cartolina, società benestante, futili e stuzzicanti passatempi. Già si intravede lo stile che Wilder porterà al grande successo con le commedie interpretate da Marilyn Monroe.
La parte thriller si regge sulla situazione tipica dei film di Hitchcock, in cui una persona presunta innocente (con il beneficio del dubbio) cerca di sfuggire alla polizia e allo stesso tempo cerca di smascherare il vero colpevole. C’è da dire che questo modello è meglio sviluppato in film come “Giovane e innocente” ad esempio.
Il fatto che in fondo sia prevalentemente una commedia, lenisce un po’ l’effetto negativo che produce la convenzionalità della storia. E’ chiaro che in lingua originale sarebbe un’altra cosa; l’ironia e la satira risalterebbero meglio. Altra nota positiva è la solita grande maestria tecnica di Hitchcock. Tutte le scene sono perfette dal punto di vista visivo e della resa emotiva (nei limiti stilistici del film). Tutto sommato un film piacevole e divertente, ma che mostra, secondo me, più di tanti altri film di Hitchcock, i segni del tempo e appare quindi forse un po’ datato.