ferzbox 7½ / 10 01/10/2013 13:42:21 » Rispondi Pellicola giapponese,fine anni 60,molto interessante. Uno scultore cieco ed emarginato,rapirà una giovane fotomodella,famosa per le sue foto di nudo sadiche e masochistiche,per farne la sua scultura più grandiosa. Il rapporto tra i due,nonchè la sceneggiatura, hanno un evoluzione continua;un crescendo spaventoso che trasforma le emozioni dello spettatore molteplici volte. Dalla paura e l'ossessione si passa pian piano alla morbosità e l'autolesionismo più sfrenato. Un'analisi della cultura giapponese in ambito erotico,portata all'esasperazione psichica più totale. L'esplosione scenica e concettuale degli ultimi 20 minuti vale tutto il film.
Non bisogna escludere la bellezza della location,contornata da una scenografia visionaria ed inquietante,necessaria a regalare un certa teatralità a tutto il contesto. Ciliegina sulla torta,una magnifica regia che utilizza inquadrature evocative supportate da una bellissima fotografia. Un'esperienza spiazzante ...appena termina il film,nascono spontanei 10 secondi di silenzio assoluto. Molto particolare...
La trasformazione della ragazza,quando comincia ad innamorarsi e a perdere la vista,è incredibile. il tiranno Michio continua a comandarla seguendo le richieste della sua vittima/amata...una fusione tra i due mostruosa,un concetto di amore perverso e malato che mi ha lasciato attonito.....i giapponesi hanno una cultura erotica,ed un modo di interpretare il piacere,assai preoccupante....ma è insita nella loro cultura,si sa...
ferzbox 01/10/2013 14:09:18 » Rispondi Scusate,mi sono espresso male..non la rapisce per "farne" la sua opera più grandiosa..così sembra che opera su di lei...intendevo che la rapisce per farne la sua musa al fine di realizzare la sua opera più grandiosa....sorry :-)