caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

NOTORIOUS - L'AMANTE PERDUTA regia di Alfred Hitchcock

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Godbluff2     7½ / 10  17/09/2022 22:28:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una love-spy story per me poco interessante e anche un po' stantia in un film che tuttavia esalta la splendida eleganza formale e la capacità tecnica di Hitchcock.
"Notorious" sta lì, in quell'immediato periodo del dopoguerra, a fare da canto del cigno ad una fase precisa della carriera di Hitchcock, spesso segnata dalla sua passione per il thriller spionistico con salsa di romanticismo, dramma e, meno male, quel suo tocco british di umorismo gustosamente nero e molte volte, anche prima della Seconda Guerra Mondiale, caratterizzato da attacchi anti-nazisti vagamente mascherati.
Questo film ne rappresenta assai probabilmente la vetta formale e chiude un sipario sul tema delle spy-story "politiche", riaperto poi diversi anni dopo quando Hitch era ormai entrato nel suo periodo della grande maturità artistica (prima con il remake de "L'uomo che sapeva troppo" certo, ma soprattutto con il ritorno all'antica passione in "North by Northwest" il più brillante film di questo tipo che abbia mai realizzato).
Il più grande problema per me è la storia raccontata, che mi cattura con difficoltà anche se, mentre si raggiunge il climax di tensione, Hitchcock è sempre eccellente nello stringerti in pugno e tenerti sull'attenti (sceneggiatura di Hetch e dello stesso regista). La regia di Hitch rende importanti anche le sequenze romantiche, narrativamente abbastanza stucchevoli. è molto ispirato e sicuro di se e si vede.
Nel suo esaltare la tecnica formale di grande bellezza ma sempre al puro servizio dello sviluppo narrativo e dello spettatore, il nostro panzone preferito crea sempre meraviglie; rimane giustamente storica la virtuosistica sequenza "della chiave", dimostrazione (ennesima, ma una delle più belle) dell'eleganza e della maestria alla mdp di Hitchcock ma anche della sua innata abilità di portare avanti una qualsiasi storia con soluzioni visivo-narrative che esaltino sempre coloro che guardano.
Riprendendo il tocco di genio di "Young and Innocent" di quasi dieci anni prima, ancora una volta Hitchcock parte dal campo dell'intera sala piena di gente, dove il personaggio di Ingrid Bergman è appena appena individuabile a fatica e poi plana, lento ma inesorabile, l'occhio rapace a individuare infine il particolare della mano della nostra protagonista, il dettaglio dell'oggetto che quella mano stringe, lo spettatore che si scioglie in un soddisfatto sorriso complice, trascinato in uno dei più sublimi giochi di suspense del maestro britannico. L'eleganza del thriller. La raffinatezza del brivido. Un momento da capolavoro.
Ce ne sono altri, di grandi momenti, e le sequenze finali sono tesissime, il finale "sospeso" a me piace molto. Inoltre è stato fatto un buon lavoro nel costruire il personaggio di Bergman, più sfaccettato, più combattuto, più credibile di quello maggiormente piatto che aveva interpretato l'anno precedente in "Spellbound". Ingrid Bergman stessa si esalta maggiormente in questo film, è eccezionale (in lingua originale, consigliatissima naturalmente); il trio Bergman-Grant-Reims a dire il vero funziona molto bene in generale.
Cosa non va dunque in "Notorious" ? A parte qualche stucchevolezza romantica in stile vecchia Hollywood, non molto, se non che è un tipo di storia che non ha mai incontrato molto il mio gusto personale.
Bello però, la maestria hitchcockiana ti fa venir voglia anche di rivederlo più di una volta.