Dom Cobb 5½ / 10 15/07/2018 19:08:09 » Rispondi La figlia di una defunta spia nazista viene reclutata forzatamente da un funzionario dei servizi segreti: il suo compito è avvicinare uno dei vecchi amici del padre, guadagnarsi la sua fiducia approfittando di una precedente relazione e scoprire la verità sulle sue attività illegali. A complicare le cose ci si mette però un triangolo amoroso... Dei prodotti del maestro della suspense realizzati nel corso dei turbolenti anni '40, questo "Notorius" è l'unico a venir considerato parte del pantheon dei grandi capolavori di Hitchcock; si tratta ancora una volta di uno di quei casi in cui la fama e la notorietà (pardon per il gioco di parole) del film in questione mi hanno convinto a sollevare le aspettative in preparazione della visione. Purtroppo, l'entusiasmo per la speranza di ritrovarmi finalmente di fronte a un'opera da poter considerare allo stesso modo della massa si è gradualmente spento nel corso delle due ore di durata, e alla fine sono rimasti soltanto la noia e il disappunto. Chiariamo subito una cosa, cioè di non trovarci di fronte a un brutto film: con un asso come Hitchcock dietro la macchina da presa è impossibile che ne esca fuori un prodotto anche solo tecnicamente ottimo. E infatti, sotto questo aspetto vi sono numerose piccole chicche che rendono lo stile visivo altamente intrigante, fra lussuose scenografie ed originali idee di fotografia.
Le due inquadrature madre del film sono la soggettiva della protagonista insonnolita nel letto, con la telecamera che riprende Cary Grant sottosopra per poi voltarsi lentamente; e il grandioso campo lungo nella sala principale della villa che in modo graduale si trasforma prima in un piano intero della protagonista, poi un primo piano de braccio e infine un dettaglio della mano che stringe la chiave.
Anche i due interpreti principali se la cavano benissimo: Ingmar Bergman e Cary Grant rappresentano una delle coppie più iconiche della vecchia Hollywood, e questo film ne dimostra ampiamente il motivo. La loro alchimia è fuori discussione ed è la ragione principale per cui il loro rapporto romantico risulta anche solo parzialmente sopportabile. Perché qui arriviamo alla vera nota dolente del film, che è purtroppo la sceneggiatura: non che siano presenti dei buchi di trama o delle forzature, ma essa compie lo sciagurato errore di concentrarsi fin da subito e fino alla fine per lo più sul lato romantico della vicenda, mettendo completamente da parte il versante thriller e spionistico salvo alcune sporadiche sequenze. Una volta introdotta la storia, il film perde rapidamente interesse sullo svolgimento e la riuscita della missione della protagonista, entrambi affrontati con una notevole dose di superficialità, e invece concede sempre maggiore importanza alla relazione romantica fra i due piccioncini con tanto di terzo incomodo rappresentato da Claude Rains, villain raffinato ma privo di mordente.
A questo proposito, cito un'altra scena cult, quella del bacio che dura più di un minuto, fra piccole interruzioni per mandare avanti il dialogo e riprese varie, a quanto pare girato in questo modo per evitare problemi di censura.
Certo, niente di tutto questo importerebbe più di tanto se i personaggi fossero scritti in modo interessante
L'idea che lei accetti di farsi reclutare per la missione soltanto perché "ama l'America" mi fa ancora sganasciare dalle risate per quanto è pateticamente e spudoratamente patriottica.
o se la stessa storia d'amore suscitasse un minimo di empatia nello spettatore, ma così non è.
Lei si innamora di lui in un lasso di tempo ridicolmente breve, e lui si ostina a non accorgersene o a fare finta di niente, mantenendo la maschera del severo impiegato tutto lavoro e niente distrazioni quando anche un idiota capirebbe che sarebbe molto più intelligente fare il contrario, se non altro per salvaguardare la riuscita dell'incarico, visto che una delusione amorosa potrebbe (e dico potrebbe) spingere lei a perdere motivazione o a risultati ancora peggiori. E la prima idea che viene in mente a Cary Grant quando lei non appare più agli appuntamenti prestabiliti non è mica il dubbio che qualcosa non vada; no, lo attribuisce invece a una mancanza di carattere o roba simile prima che, dopo un po', lui non cominci a sospettare qualcosa. Ma quanto sei scimunito?
Di conseguenza, non solo l'interesse dello spettatore nei confronti della vicenda viene inevitabilmente compromesso, ma a peggiorare le cose manca anche la tensione necessaria, visto il modo in cui l'aspetto spionistico viene trascurato. Personaggi scarsi e flaccida soap opera all'acqua di rose non sono affatto le cose a cui avrei pensato di associare un film come "Notorious", che negli annali noti a tutti viene identificato come una pietra miliare del genere noir. Purtroppo, così è, e a conti fatti questo risulta essere tutt'ora il peggior film di Hitchcock che abbia visto, subito dopo il deplorevole "Rebecca". Un altro nome da aggiungere a una lista di delusioni sempre più lunga...
kowalsky 20/09/2018 03:08:22 » Rispondi E non solo, considerato un capolavoro della storia del cinema... Ma del resto cosa posso dire a chi non ha apprezzato nemmeno Rebecca?