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IO TI SALVERO' regia di Alfred Hitchcock

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Goldust     7½ / 10  27/04/2015 15:01:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Generalmente i film sulla psicanalisi non mi piacciono, quando li affronto ho sempre paura di non capirci nulla o di perdermi qualche passaggio significativo; questo di Hitchcock fa eccezione, è lineare, ben ritmato e si lascia vedere ancora adesso a distanza di anni ( l'ho visto credo tre volte ed oserei dire che come il vino migliora col tempo ). Al centro dell'intreccio c'è il canonico tema della colpa, che si sviluppa di pari passo con la storia d'amore tra i protagonisti: l'ironia lascia spazio alla seriosità che la tematica psicanalitica esige, il gusto del dialogo soppianta l'azione che pur in piccole dosi è presente. Per esigenze di copione alla fine non tutto torna ma restano nella memoria alcune scene: il primo incontro tra Costanza e il dottor Edwardes, l'onirica sequenza del sogno ideata da Salvador Dalì e soprattutto quella girata in casa del dott. Brulov, con un rasoio ed un bicchiere di latte come inquietanti protagonisti.
Nella parte della dottoressa innamorata la Bergman è quantomai perfetta, Chekcov dal canto suo è un amabile e burbero luminare mentre Peck è il più debole del novero, e su di lui ha proprio ragione Truffaut, non ritenendolo un attore hitchcockiano.