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THE READER - A VOCE ALTA regia di Stephen Daldry

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ferro84     6 / 10  08/11/2013 22:26:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il labile confine tra la memoria storica di un popolo e la realtà dello stesso non sempre è ben delineato.
Il nazismo è stato raccontato come una pagina nera della storia, come il male assoluto eppure dietro quell'ideologia c'era un popolo e un popolo è composto da persone, da esseri umani.
Daldry ne sceglie una, partendo dal romanzo "A voce alta", una donna comune, con i suoi limiti ma anche con le sue grandi risorse, una donna sola al mondo che riesce a trovare l'amore.

E' possibile amare chi ha un passato così ingombrante? "The reader" è un film che parte bene ma che nello stesso tempo non riesce a dare una vera risposta a questa domanda.
Dopo una prima parte sensuale e molto coinvolgente, il film finisce ben presto, soprattutto nella fase del processo, a cadere nei facili manicheismi e infine in un'ambiguità che denota una mancanza di coraggio.
La fase presente è ben strutturata e più che un rapporto d'amore sembra esserci quasi una pietà umana che spinge il protagonista ad aiutare la sua vecchia amante.
Sembra che il film non voglia dare quella risposta, temendo di dare un giudizio morale sulla protagonista.
Non si sfiorano le tesi revisioniste (non sia mai) e non si cerca di andare mai fino in fondo nel racconto del personaggio della Winslet quasi si avesse paura che il pubblico possa provare una partecipazione umana per una nazista.
E' questo il grande limite, la paura di toccare un tema tanto scottante, Daldry cu prova ma poi non arriva fino in fondo.

Da un punto di vista stilistico il film non ha mordente e il finale e tirato velocemente in modo stanco, qualche sforbiciatina non sarebbe guastata.
Nel complesso nulla di memorabile vale solo per l'interpretazione della Winslet nonostante sia veramente mal truccata.