tylerdurden73 5½ / 10 16/12/2009 14:44:26 » Rispondi Non era semplice fotografare uno spaccato di un periodo storico così importante,soprattutto se ci si è trovati a viverlo in prima persona. Il rischio era quello far prevalere i sentimenti sulla disamina globale ,infatti al nuovo film di Michele Placido,cui non difettano passione e sincerità,manca una vera forza compositiva,minata da una descrizione troppo disorganica determinata da un ammasso di avvenimenti mai approfonditi con la dovuta perizia. Viet-nam,Che Guevara,Nixon,le rivolte studentesche,sono meteore che transitano tra i ricordi del regista,impegnato nell’affiancare al quadro storico un intreccio amoroso complessivamente debole.Che una sintesi delle vicende peculiari fosse inevitabile è assodato,ma qui siamo più dalle parti di un ritratto confuso che in un quadro ben delineato.Anche le situazioni che si dipanano sullo schermo sono spesso prive dell’intensità richiesta da un’opera così personale,in alcuni casi si scade nella mediocrità ,soprattutto a livello verbale,molti discorsi sono spiattellati con faciloneria,sembrano posticci,fittizi,come i dibattiti degli attuali leader politici.Placido inoltre si affida a discutibili scelte di regia nelle scene più movimentate,alternando fastidiosi ralenty a sequenze eccessivamente caotiche. Nel complesso il film ,pur non brillando,si lascia seguire finchè incentrato su un quadro generale,nel momento in cui vira nelle vicissitudini del nucleo famigliare sbanda paurosamente e il già poco interesse scema, lasciando spazio ad una conclusione più adatta ad una melensa fiction televisiva. Quanto meno ha il merito di mettere in luce un periodo,ahimè, lontano anni luce dal nostro,in cui l’attaccamento agli ideali era molto radicato.