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IL CLUB DEI 39 regia di Alfred Hitchcock

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Invia una mail all'autore del commento wega     10 / 10  25/12/2008 16:16:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eccolo il secondo capolavoro di Hitchcock, una deliziosa Spy-story che è l' anticipazione di "North by Northwest". Con uno sguardo alla campagna di Murnau -unico autore ad avere realmente influenzato il Maestro- è una tappa importantissima nella filmografia del regista perchè da qui in poi -come Lubitsch- le inquadrature in dettaglio inizieranno a parlare da sole. E importantissimo cinematograficamente, dettando gli stilemi della Spy-story archetipica, inquadrature oblique anni prima la consacrazione del genere noir, e credo sia vero che Hitchcock influenzò Orson Welles nel linguaggio; solo qui ad esempio il protagonista al comizio viene inquadrato dal basso mentre parla dando un vero senso di potere al personaggio, ed è proprio quello che è stato fatto con Kane da Welles, al quale però viene attribuita quest' innovazione specifica nel linguaggio cinematografico, quindi non capisco, forse perchè il personaggio di Hitch il potere non l' aveva realmente. Boh. Anche se la verosimiglianza viene trascurata un pochettino questo film è un trionfo delle contraddizioni e delle non-certezze dell' essere umano: il lattaio crede solo davanti ad una menzogna, un miscredente viene salvato dalla Bibbia, Mister Memory, usato da "I 39 Scalini" come fattore essenziale e determinante, si rivelerà determinante invece per la loro sconfitta. Uno script che rappresenta una delle strutture preferite dal Nostro, un innocente ingiustamente colpevolizzato di omicidio che tenta di discolparsi, una latente sfiducia nel prossimo, e la figura dell' eroina (categoricamente bionda) indispensabile per i risvolti romantici che tutti noi conosciamo di questo regista. Sensazionale Humor inglese, e l' ultima inquadratura dei due protagonisti che si tengono per mano e lui con ancora la manetta al polso, la dice lunga sul pensiero di Hitchcock riguardo i legami sentimentali. Certo, "Intrigo Internazionale" che è un capolavoro, è senz' altro superiore a "Il Club dei 39", ma ci sono ben 25 anni di differenza, se diamo un' occhiata ad una trentina d' anni prima di questo, troviamo che un capolavoro di riferimento -esclusivamente come valore artistico- poteva essere ad esempio "Il Viaggio nella Luna" di Meliès, decontestualizzato, "The 39 Steps" è un capolavoro assoluto di questo genere.