amterme63 7½ / 10 14/06/2008 22:12:45 » Rispondi Dopo il grande successo de “L’uomo che sapeva troppo”, Hitchcock insiste sulla strada che gli ha portato fortuna. Da innamorato del suo lavoro, non si limita solo a riprodurre la formula di successo, ma la elabora, la sviluppa, la migliora. Anche qui la posta in gioco è un segreto militare che non deve finire in mani nemiche (sottinteso naziste). I nemici però non hanno un ruolo netto e definito, sono molto sfuggenti, non ben intendificabili e quindi possono essere dappertutto. C’è quindi suspense in chi guarda. Ci si immedesima nel protagonista e si condivide i suoi dubbi se si può fidare o no. Anche qui il protagonista è una persona della middle class, intelligente, abile, furbo e dal sangue freddo. Si aggiunge il fatto che è anche bello e affascinante. In questo film la presenza femminile è più composita e rispetto all’”Uomo che sapeva troppo” c’è una discreta componente erotica. L’eroe esprime la voglia amorosa ma la sa ben dominare, come voleva lo stereotipo dell’epoca. Altra novità è la frequente ironia e l’accentuato humor britannico di molte scene. Infatti alcuni crimini avvengono in palcoscenico. Ebbene, appena avvenuti, subito il direttore cerca di sedare il parapiglia facendo suonare all’orchestra motivetti allegri e facendo riprendere lo spettacolo. Un altro segno di come Hitchcock intenda la materia che tratta. I delitti, i crimini sono solo scuse per fare spettacolo, per divertire. Non vanno presi troppo sul serio. Altro piccolo segno di novità è il fatto che vengono introdotti caratteri particolari che incuriosiscono lo spettatore. In questo caso fa la sua breve comparsa Mr Memory, un personaggio dalla memoria prodigiosa ma che non sa mentire. Lui sarà in fondo la chiave del film, quello che scioglierà gli enigmi nel finale. Il film ha un ottimo ritmo e discreta tensione ed è ben girato, ma per il resto la trama è molto inverosimile e molti accadimenti rimangono inspiegati o troppo coincidenti. A ciò si aggiunge il fatto che i caratteri sono trattati in maniera stereotipa e superficiale. Insomma ce n’aveva ancora Hitchcock di strada da fare per giungere ai capolavori.