Dom Cobb 4½ / 10 06/10/2014 23:06:20 » Rispondi Il grillo parlante, mentre è intento a fare quello che gli viene meglio, cioè cantare, si imbatte in libri, lettere e un 45 giri con la storia di un orso da circo che trova l'amore nella foresta selvaggia; dopodiché, assiste allo spettacolo di un ventriloquo che, con l'aiuto di due suoi pupazzi, racconta la storia di Jack e il fagiolo magico, impersonato dal trio Topolino-Paperino-Pippo... La premessa di questo "Bongo e i tre avventurieri ("Fun and fancy free" in lingua originale) è più o meno la stessa del precedente "Musica maestro", con l'esigenza di recuperare il massimo spendendo il minimo alla base di tutto; e, nonostante il prodotto finale risulti, tutto sommato, abbastanza coeso e legato insieme, il prodotto finale non è molto superiore al classico uscito l'anno prima. Il motivo principale è che, a parte qualche sussulto e un paio di genuine risate durante la storia con topo, papero e cane protagonisti, il film ha poco o nulla da offrire: l'animazione sempliciotta non possiede molto fascino, l'intera prima parte, con la storia dell'orso Bongo al centro, risulta troppo lunga ed anche alquanto noiosa per un pubblico di non più giovanissimi a causa del suo target fin troppo dichiaratamente infantile, l'introduzione stessa del Grillo Parlante risulta alquanto forzata, solo atta a sfruttare il successo del personaggio. Persino le (poche) canzoni sono dimenticabili. A peggiorare le cose vi è il fatto che il lungometraggio manca di quell'energia scattante di cui avrebbe bisogno per riscattare le sue deficienze nel reparto narrativo, e di conseguenza non risulta altro che piatto, se non fastidioso.
Le parti con il ventriloquo le ho odiate con tutto il cuore.
Allo stesso modo di "Musica maestro", il vero posto di questo nono classico è proprio nell'ambiente televisivo, dove molti bambini nostrani hanno tra l'altro imparato a conoscerne la sezione più famosa, e rappresenta forse il punto meno interessante della sua filmografia. Più o meno...