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RATTLE & HUM regia di Phil Joanou

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ULTRAVIOLENCE78     8 / 10  07/01/2009 16:09:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Famoso documentario che si configura come una sorta di tributo all’America, e in particolare alle origini della musica americana (rock, country, gospel, jazz), da parte del celebre quartetto irlandese. Il lungometraggio si presenta come un “road movie” che coniuga il tema del viaggio e delle influenze che esso produce nell’ambito di una produzione artistica con con quello più prettamente musicale, mostrando stralci del “Joshua Tree Tour” nonché momenti in cui il rock degli U2 si incontra con stili musicali differenti, ma allo stesso tempo in perfetta sintonia con le loro sonorità: ne sono i più lampanti esempi la splendida collaborazione tra il gruppo irlandese e B.B King, da cui è nato il brano “When Love Comes To Town”, o la versione gospel di “I Still Haven’t Found What I’m Looking For” , o ancora l’esecuzione nei leggendari Sun Studios di “Angel Of Harem” suonata con l’orchestra del posto.
L’intenzione degli U2 (ancora giovanissimi ma già famosissimi in tutto il mondo) pecca sicuramente di presunzione –e forse anche un po’ di ingenuità- laddove essi si propongono di accostarsi ai miti del rock americano (come dimostrano le sequenze girate nella sontuosa dimora di Elvis Presley a Memphis) o addirittura all’icona europea dei Beatles (vedi la cover di “Helter Skelter”, con cui paradossalmente si apre un documentario realizzato quasi interamente in un contesto americano). Ciò tuttavia non toglie pregio ad una pellicola diretta con mestiere da Phil Joanou, e che offre momenti di straordinaria intensità: come l’esecuzione live di “Bad” che si conclude con gli snippet “rollingstoniani” di Ruby Tuesday” e “Simpathy For The Devil” (forse la più bella in assoluta nella carriera artistica degli U2), quella di “Sunday Bloody Sunday”, intervallata dall’ormai notissimo “sermone” di Bono, e le sequenze nella zona del Mississipi sulle note di una delle più emozionanti canzoni del gruppo: “Heartland”.
“Ruttle & Hum” rappresenta la testimonianza di come la tradizione musicale americana abbia influito sulla composizione di uno dei più celebri album degli U2 (“Joshua Tree”), ma allo stesso tempo costituisce il passaggio con la nuova fase sperimentale inaugurata dal successivo “Achtung Baby” (a mio avviso, la loro più grande opera), così come attestano le sonorità già in parte sperimentali contenute in “God Part II”: brano rivolto a John Lennon che, a suo tempo, compose la canzone di stampo“ateistico” “God” (forse anche qui gli U2 hanno peccato di presunzione?).