caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

FRANKENSTEIN (1931) regia di James Whale

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  29/04/2010 12:54:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una sceneggiatura tutt’altro che esemplare,collegamenti e passaggi poco coerenti,un’ amalgama narrativa indotta più volte,eppure il film del britannico James Whale si guadagnò un posto d’onore nella hall of fame cinematografica del terrore.Non solo per l’evoluto stile di regia,ma soprattutto per averci consegnato la tradizionale iconografia della creatura di Frankenstein,complice un mirabile lavoro di make-up ed uno studio funzionale sulla fisionomia e sui movimenti del mostro,resi immortali dall’interpretazione dell’icona horror Boris Karloff.
Il film ricalca lo scritto di Mary Shelley pur rivedendone alcune parti,ma è la sostanza a rimanere immutata,il Frankenstein di Whale,praticamente un antesignano degli scienziati pazzi, con la sua ambizione sfrenata e inopportuna,persino offensiva per l’epoca,consegna al mondo un essere immediatamente oggetto di angherie che lo indurranno alla violenza e alla follia.Inconsapevole assassino,incompreso,osteggiato perché diverso, diverrà oggetto di una giustizia sommaria,quella che si scatena quando al raziocinio si sostituiscono ferocia ed ignoranza.La creatura è quindi vittima di una scienza amorale,aborto vivente creato per via dei deliri scientifici di un padre che non esiterà a rinnegare il proprio figlio.
Sicuramente la figura più malinconica e perseguitata dell'horror classico.