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MISSION regia di Roland Joffé

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julian     6 / 10  01/05/2010 18:43:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ed ecco l'illustre corrispettivo hollywoodiano dell'Aguirre di Herzog: natura, fede, silenzi. E due pall.e.
Non basta il condimento da film di grandi mezzi: i doppiatori non rendono giustizia ai fenomenali protagonisti (ma dico io, avete ancora Amendola, perchè non fate doppiare lui ?); Morricone, nella sua ennesima composizione eccezionale, resta l'unica nota positiva. E cmq quelli dell'8 X Mille son riusciti a far venire a nausea pure quella.
Cinema prefabbricato, confezionato e impacchettato. Tanto sonno.
BlackNight90  01/05/2010 20:15:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il corrispettivo di Aguirre?? cinema prefabbricato?
va bene che ti sei annoiato, ma 'ste cose nun se possono sentì, dai.
julian  01/05/2010 23:05:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Corrispettivo hollywoodiano di Aguirre: vuol dire che i due film hanno parecchi punti in comune (il periodo, il contesto storico, la natura, il silenzio, il valore della fotografia all'interno dell'opera, la fede) ma Mission è stato realizzato con molti più soldi e da ciò ne derivano le dovute conseguenze.
Ci tenevo a chiarire perchè magari avevi frainteso.
Per il resto... a me il film non ha trasmesso niente, poi se a te è piaciuto son contento per te.
BlackNight90  06/05/2010 17:17:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi ero dimenticato di rispondere, sorry
comunque a parte il contesto storico, sinceramente non vedo altri punti di contatto, ma neanche uno, parlano di cose completamente diverse e in un modo diverso...forse devi vedere altri film di Herzog.
opinione personale, poi ognuno vede nei film quello che vuole vedere.
julian  06/05/2010 17:48:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No scusa eh, vabbè che mi hanno deluso tutti e due, ma i film li ho seguiti.
Oh cavolo: contesto storico, missioni, natura, silenzio, fede, fotografia, se non sono questi punti di contatto....
In Aguirre c'è l'indagine psicologica della megalomania del protagonista ed è un film molto più arido e minimalista;
in Mission si indaga il personaggio di De Niro che da fratricida redento, abbandona anche la fede gesuita per salvare i guaranì, ed ha quello sfarzo di attori, musica e scene da Hollywood.
Queste so le differenze. Io li vedo molto simili, anche se appartengono appunto a due modi diversi di fare cinema.
BlackNight90  08/05/2010 03:38:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma guarda secondo me ti sei risposto da solo: sono due modi di fare cinema completamente diverso, secondo me è la cosa più importante. Mission è la narrazione di una storia che può emozionare o meno, Herzog nei suoi film mette tutto se stesso, e anche lì può piacere o meno.
Il resto, fotografia, silenzi (a parte che i silenzi non sono mai uguali, gli orientali insegnano), soggetto (alla fine le trame dei film, dai Lumìere ad oggi, sempre quelle sono) sono piccolezze, non possono bastare a rendere 2 film simili, secondo me.
julian  08/05/2010 20:38:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti rispondo in modo diverso:
Freaks, La donna scimmia e The elephant man sono tre film sullo stesso tema di epoche e registi diversi, quindi con soluzioni e stili diversi. Ciononostante li si può comparare proprio perchè, parlando della stessa problematica, uno può scegliere quale dei tre modi di fare cinema abbia colpito di più nel segno.
I paragoni si fanno così, tra film che in quanto a tematiche e trama sono simili, non tra quelli che usano lo stesso stile di narrazione o hanno una regia simile, sennò staremmo a fare sempre paragoni tra film dello stesso regista o di registi della stessa epoca/corrente (che so, tra un Murnau e un Lang, un Wilder e un Hitchcock, un Rossellini e un Visconti). Non so se ho reso.
La somiglianza tra Mission e Aguirre sta solo superficialmente e l'espressione "corrispettivo Hollywoodiano" voleva dire tutta una serie di cose che speravo andassero da sè: che ad esempio nel primo ci si lascia andare a toni epici e ad una enfatizzazione dei sentimenti perchè il target è più ampio ecc. ecc.