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MARAT/SADE regia di Peter Brook

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The Gaunt     9 / 10  20/08/2016 21:19:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tratto da un'opera teatrale di successo negli anni sessanta, il Marat/Sade traspone una piece teatrale immaginaria, diretta dal Divin Marchese ed interpretata dai malati mentali del manicomio di Cheranton dove lo stesso De Sade era internato. Peter Brook con questo film probabilmente film una delle migliori opere di teatro filmato della storia del cinema. L'opera stessa é estremamente stratificata è può essere letta su più livelli, quello più immediato certamente é la contrapposizione dell'intellettuale cinico e disilluso rappresentato dallo stesso De Sade, convinto che la rivoluzione, pur essendo uno strumento utile e a volte necessario, non farà altro che portare a galla gli stessi problemi, con il nuovo regime come lo era per il vecchio. Dall'altra parte l'utopia rivoluzionaria di Marat poco prima della sua morte, devastato dalla malattia che sta corrodendo ed avvelenando il suo corpo, tuttavia sempre convinto della rivoluzione come strumento di affermazione politica. Distruggere con l'uso della violenza il vecchio e rifondare su nuove basi il nuovo. Tutta l'opera comunque può essere letta ampliando lo spettro delle tematiche messe sul piatto. Un film estremamente complesso che si é avvalsso di un cast di livello eccezionale dove primeggiano una giovanissima Glenda Jackson e Patrick McGee. La regia di Brook segue le tracce della piece teatrale, diventa convulsa e visionara con le sue inquadrature che deformano il set prigione come un antro infernale. Se piace un certo tipo di cinema teatro sperimentale, questo è un ottimo esempio.